Nelle prossime ore il tecnico romano verrà ufficializzato, poi domenica la presentazione all’Aragona. Quale futuro per i due vastesi?
La parti continuano a smentire l’accordo, avrebbero voluto tenere la notizia segreta fino ai prossimi giorni ma così non è stato. Nell’era moderna le notizie rimbalzano sui siti sportivi in ogni angolo d’Italia diventando in poco tempo virali grazie al tam tam sui social.
Arrivati a questo punto sarebbe impensabile pensare a un futuro lontano dall’Aragona per il campione del Mondo Marco Amelia, anni trentasette virtualmente già da qualche giorno nuovo allenatore della Vastese. In attesa delle comunicazioni ufficiali i diretti interessati non parlano di situazione definita ma nelle prossime ore tutto verrà svelato. Prima con l’ufficialità e poi con la presentazione in programma domenica sera all’Aragona. Un’altra rivoluzione in casa Vastese, la figura di Amelia rappresenta un bel balzo in avanti per i biancorossi che con la caratura del nuovo allenatore avranno una risonanza incredibile a livello mediatico non solo nei confini regionali. Parliamo di un must del calcio italiano, campione del mondo nel 2006, campione d’Europa con l’under 21 e anche bronzo olimpico. Presenze in Champions League (Milan) e Coppa Uefa (Livorno), uno dei pochi portieri a trovare addirittura la via del gol (in Coppa Uefa contro il Partizan) e conosciuto anche fuori dall’Italia per un suo breve ma intenso trascorso con il Chelsea. Da un paio di stagioni ha appeso i guantoni al chiodo intraprendendo la carriera da allenatore, lo scorso anno sfortunata esperienza con la Lupa Roma conclusa con un’amara retrocessione, ecco perché arriva a Vasto con grande fame di riscatto.
Domenica presenterà il suo staff tecnico, con loro si saprà anche il nome del nuovo direttore sportivo e nel frattempo già circolano i primi nomi, alcuni fedelissimi di Amelia. Più difficile l’ipotesi di Ivan Squerzanti, ’99 validissimo ma cercato da diverse squadre in C mentre sono più percorribili le strade che portano verso il ventitreenne Federico Alonzi e il pari età Daniele Ansini, rispettivamente attaccante ed esterno offensivo. Di questo e altro si parlerà domenica sera nel corso della conferenza stampa di presentazione, magari anche del futuro dei vastesi che fino alla passata stagione hanno indossato il biancorosso. Iarocci dopo le 50 presenze in due stagioni dovrebbe continuare, in rosa resteranno con ogni probabilità anche i vari Cardinale (di Carunchio), Conti e Ruzzi mentre per i big Nicola Fiore e Cristian Stivaletta bisogna andare cauti. Il capitano ha vissuto l’ultima stagione come una delle più difficili della sua carriera e nella seconda parte di stagione l’infortunio ne ha limitato parecchio il rendimento.
È in netto recupero dopo l’operazione e sarà pronto per metà luglio. Per qualche squadra però non è ancora dato saperlo, vuole continuare a confrontarsi con la Serie D e nuovi stimoli potrebbero spingerlo anche lontano dall’Aragona visto che le offerte di certo non mancano. Bisognerà capire le sue reali intenzioni e quelle del nuovo allenatore. Dopo tre stagioni però potrebbe decidere di cambiare aria. Discorso in parte diverso per Stivaletta, il presidente Bolami più volte a microfoni accesi o spenti ha sempre dichiarato:“Fin quando ci sarò io al timone della Vastese Cristian rimarrà con me”, dichiarazione d’amore ma anche per il centrocampista classe ’95 le offerte di certo non mancano. A San Nicolò ha stretto forti rapporti con il direttore sportivo Micciola e mister Epifani, oggi uno è il direttore del Matelica e l’altro si è da poco seduto sulla panchina del Pineto. Entrambi sarebbero ben felici di riabbracciarlo, si può parlare quindi di corsa a tre ma fondamentale, se non decisivo, sarà una chiacchierata tra Amelia e Stivaletta, uno che a Vasto andrebbe trattenuto, costi quel che costi.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it