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Calcio

Nino Traino: “Vasto Marina famiglia solida, ci saremmo salvati anche in campo. Senza calcio? Fifa e Netflix”

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Il giovane laterale termolese esalta gruppo, Marconato e il lavoro di mister Cesario

Si guarda a settembre quando si spera di poter tornare in campo. Senza calcio per quasi sette mesi, oltre duecento giorni senza match ufficiali, qualcosa di impensabile fino a qualche mese fa. Il Coronavirus non è ancora un lontano ricordo, si è entrati nella ‘Fase 2’ ma la strada è ancora lunga.

Per gli sport di squadra si va per gradi e soprattutto per i dilettanti i punti interrogativi sono ancora tanti, ecco perché è meglio pensare ai mesi che hanno preceduto lo stop. Quelli vissuti dalla Bacigalupo Vasto Marina, una prima parte di stagione da applausi e poi le difficoltà emerse complici le pesanti cessioni del mercato dicembrino seguite da tanti infortuni. Non temeva la classifica Nino Traino, il 2000 laterale difensivo termolese dopo le esperienze con il Foggia (giovanissimi nazionali), le giovanili con il San Pietro e Paolo e le annate con il Termoli l’estate scorsa aveva deciso di dire sì alla Bacigalupo Vasto Marina. Ad ascoltare le sue parole una scelta che rifarebbe, uno dei tanti della folto gruppo giovanile tutto ‘made in Molise’, tra quelli pur essendo il 2000 è uno dei più esperti. Non sappiamo se lo ritroveremo anche nella prossima stagione ma in quella chiusa a febbraio si è divertito parecchio.

Nino Traino, ormai il calcio manca da mesi e mancherà ancora per tanto tempo, come si vive senza calcio? “Esatto, purtroppo mancherà ancora per tanti mesi, con questa pandemia non si scherza. Non è facile per nessuno sportivo visto che si è passati dall’allenarsi tutti i giorni sul campo a doversi rinchiudere in casa. Per tantissimi anni è stato sempre così, ecco perché è difficile, d’un tratto è cambiato tutto quello che ci circonda”.

In questi mesi sei riuscito ad allenarti con costanza o amarezza e noia alla lunga hanno preso il sopravvento? “Mi continuo ad allenare anche se alla lunga la noia rischia di prendere il sopravvento. Non mi sono abbattuto, continuo a seguire la scheda che mi invia il capitano e lavoro su quella almeno quattro volte a settimana. Tra casa e campo non c’è paragone, è tutt’altro allenamento, per fortuna da lunedì possiamo allenarci anche fuori dalle mura domestiche, già è qualcosa di diverso rispetto ai soliti allenamenti quotidiani degli ultimi due mesi”.

Dopo le esperienze nella tua Termoli sei arrivato alla Bacigalupo Vasto Marina, come puoi riassumere il tuo primo anno abruzzese? “Più che positivo, ho imparato tanto, campionato ben diverso da quello molisano. Parliamo di stessa categoria ma l’Eccellenza abruzzese è avanti più gradini, questo lo sapevo già ma grazie a mister Cesario sono riuscito subito a calcarmi in questa nuova categoria”.

Come ti sei trovato con i nuovi compagni? “Anche a loro devo molto, hanno facilitato sin dal primo giorno di allenamento il mio inserimento in questa realtà. Si è creato da subito un gruppo forte e solido, più che compagni siamo amici, con molti di loro il rapporto è andato anche fuori dal campo e le tante cene insieme non hanno fatto altro che cementificare il nostro splendido legame”.

Prima parte di stagione da applausi, poi le difficoltà, il campionato non riprenderà, vi sareste salvati sul campo? “Al 100%, non ho neanche un dubbio a riguardo. Peccato che in campo non si tornerà perché la salvezza sarebbe stata bella toccarla con mano. Nel periodo no in alcune occasioni siamo stati anche sfortunati ma in tutti gli allenamenti ci siamo sempre allenati al massimo, nessuno aveva voglia di mollare. Avevamo due dettagli fondamentali a nostro favore, la grandezza di mister Cesario che ci stimolava sempre senza farci abbatterci e l’unione del gruppo mai sfilacciatosi anche in quei mesi difficili”.

Cosa significa allenarsi e giocare con uno come Massimo Marconato che a 42 anni in campo è ancora decisivo? “Un privilegio, parliamo di un giocatore che ha giocato per tanti anni ad alti livelli e che ancora oggi in campo fa la differenza. Oltre il giocatore però c’è un uomo speciale, se ci sono difficoltà stai sicuro che ti aiuta sempre, mi ha aiutato tantissimo facendomi migliorare nelle piccole cose”.

In questi mesi senza calcio ti diverti a sfidare i tuoi amici con partite online o oltre ad allenamento e studio riempi le tue giornate facendo altro? “Tante sfide online su Fifa contro compagni di squadra e altri amici. Mi piace godermi le serie tv su Netflix, in questi due mesi ne ho viste davvero tante”.

Quando questo Coronavirus scomparirà ti immagini un calcio diverso o sarà tutto come prima? “Ad oggi a questa domanda è difficile, se non impossibile, dare una risposta. Il calcio non è solo di chi lo pratica ma soprattutto per la gente, senza tifosi sugli spalti viene meno tutta la magia. Noi non ripartiremo, si parla di A e B probabilmente in campo ma io avrei sospeso tutto, nel rispetto di chi non c’è più e chi sta ancora lottando giorno e notte per sconfiggere questo virus. Quando sarà possibile torneremo in campo, il calcio tornerà a regalarci emozioni e gioie”.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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