“Siamo da Serie D, i nostri calciatori lo sanno e si faranno trovare pronti per la ripresa” – Gianni Paris, in una intervista a noi concessa, ci racconta la situazione attuale della società e manda un messaggio alla Lega.
Il calcio giocato è fermo, il Covid-19 ha nuovamente messo un freno ai campionati minori, le società coinvolte dallo stop si organizzano per la ripresa, ma la situazione in cui vivono è precaria. In una intervista a noi dedicata Gianni Paris, Presidente dell’Avezzano Calcio si fa portavoce di un messaggio: “La lega ci aiuti oppure tanti di noi non ce la faranno”
Avete iniziato bene il campionato, come ha reagito il gruppo a questo stop?
“Il gruppo è solido, qualcuno è tornato a casa, altri sono rimasti ad Avezzano, i giocatori sanno che sono venuti qui per riportare la squadra nella quarta serie del campionato italiano. La competizione alla ripresa sarà diversa da quelle che siamo abituati a giocare, l’eventuale riscrittura del calendario cambierà sicuramente le carte in tavola. Abbiamo gestito l’emergenza molto bene, i ragazzi sono tutti negativi, sono stati sottoposti a controlli periodici anche grazie ai nostri sponsor Clinilab e Liofilchem che fanno capo al Presidente del Pineto Calcio Silvio Brocco. Il nostro obiettivo rimane la promozione a fine campionato, non ci stiamo scoraggiando, tanto che abbiamo approfittato dello stop per regalare allo stadio dei Marsi un manto erboso bello quanto quello di una squadra di Serie A”
Avezzano Calcio al lavoro per regalare allo stadio dei Marsi un manto erboso di qualità
Pensa che il campionato posso riprendere in tempi brevi?
“Sicuramente questa volta ripartiremo, da quello che trapela si ricomincerà intorno alla metà del mese di gennaio, faremo 20 giorni di richiamo della preparazione atletica con partite amichevoli prima di tornare a giocare. Siamo retrocessi per colpa del Covid, non vogliamo che questo fattore ci possa negare ancora la possibilità di tornare a fare calcio nazionale”
La circolare 29 della Lega Nazionale Dilettanti vi invita a pagare l’80% dell’importo dovuto per i mesi di stop del 2020, non è questo che ci si aspettava in questo periodo, cosa ne pensa?
“Questo è un colpo basso verso il sistema, non penso che ci siano società in grado di pagare questa somma a professionisti che durante lo stop non hanno mai fatto un allenamento o una partita. Abbiamo il vantaggio che la maggior parte dei nostri calciatori sono uomini, uomini che sanno cosa significhi indossare la maglia dell’Avezzano Calcio e non ci stanno chiedendo questo compenso. Coloro che ci chiederanno questo sforzo verranno resi noti perché penso che debbano essere messi nella condizione di non avere il rispetto delle altre società, perché è un gesto di assoluta scorrettezza sportiva. Renderemo noti i loro nomi attraverso i nostri mezzi di comunicazione. In tempi che sono tornati uguali a quelli della primavera, senza entrate, mi chiedo quante società falliranno.
Il decreto ristori prevede aiuti ai tesserati, le società sono in attesa di provvedimenti, come agite in questa situazione?
“Mi auguro che ci diano un aiuto, ci serve un contributo, la situazione è paradossale, la domanda in questa situazione è quante società riusciranno a fare calcio? Noi siamo organizzati da Serie C, non centriamo nulla con l’Eccellenza abruzzese, abbiamo pullman societari, strutture per i calciatori e anche cuochi allo stadio che preparano pranzo e cena, siamo forti ma abbiamo bisogno di aiuti seri”
Le scuole calcio sono naturalmente ferme, in questo periodo di lontananza vi siete attivati per rimanere in contatto anche con i più giovani?
“I preparatori atletici del settore giovanile mandano piani di allenamento individuale in continuazione ai ragazzi, sono a conoscenza che molti giovani vanno a correre vicino al Santuario della Madonna di Pietraquaria”