Il laterale classe 2000 di Mafalda è inciampato in un’annata sfortunata iniziata con un grave infortunio al ginocchio
A diciannove anni la voglia di “spaccare il mondo” soprattutto se vieni da un precedente finale di stagione più che positivo. Luca Nuozzi, da un po’ di anni a Cupello, dopo essere cresciuto con la Bacigalupo puntava a questa stagione con grandi motivazioni, tanta voglia di trovare sempre più spazio e dare un prezioso aiuto alla Virtus Cupello.
Esterno offensivo con ottime qualità ma le ambizioni del 2000 di Mafalda si sono sgretolate già durante la preparazione estiva a causa di un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio. Tra operazione e riabilitazione, come da copione, tanti mesi di stop, non ha mollato, ha lavorato duro per tornare in campo, il rientro era prossimo, nel finale di stagione avrebbe trovato i primi minuti della stagione ma il Coronavirus ha cancellato tutto. Una stagione che mai avrebbe immaginato così ma Luca Nuozzi ora sta bene e come tutti gli sportivi spera di poter tornare in campo il prima possibile. Lui più di altri ha tanta, tantissima fame di calcio giocato.
Luca Nuozzi, per te
annata da dimenticare, prima l’infortunio, poi lo stop a causa del Coronavirus,
quanta voglia hai di tornare in campo dopo tutti questi mesi? “Esatto, stagione da dimenticare dal punto
di vista personale. Dopo aver recuperato dall’infortunio non vedevo l’ora di
tornare in campo, non ero mai stato fermo così a lungo, ero prossimo al rientro
ma il Coronavirus ci ha fermati tutti”.
Nella passata
stagione protagonista con la juniores e nel finale in mostra anche con la prima
squadra, questo sarebbe potuto essere l’anno per avere ancora più spazio in
prima squadra? “Il positivo finale
della passata stagione mi aveva dato grande voglia di continuare a fare bene,
durante la preparazione ero in grande forma, il grave infortunio è stato un
vero peccato. Ecco perché ho una voglia matta di tornare in campo, speriamo di
poterlo fare il prima possibile”.
Nei mesi tra
infortunio e recupero quanto ti è mancato il calcio? “Assenza difficile da quantificare, una mancanza mai provata prima. Le domeniche
incitavo sempre i miei compagni ma soffrivo nel dover stare fuori e stavo male perché
non potevo dare il mio contributo. Quella voglia matta di tornare in campo il
prima possibile mi ha aiutato durante i mesi del recupero per rientrare nel più
breve tempo”.
Oltre a studio e
allenamento durante questi mesi ti sei divertito con le partite online oppure
hai riempito le giornate con altri hobby? “Online ho giocato con i miei amici a Fortninte con i miei amici e
visto il periodo ho impiegato tanto del mio tempo provando a dare una mano alla
mia comunità mafaldese facendo Servizio Civile”.
Oltre il calcio c’è
uno sport che segui con tanto interesse? “Oltre il calcio mi appassionano gran parte di tutti gli altri sport
che hanno grande seguito, se in tv trasmettono qualunque evento sportivo mi
piace seguirlo con grande interesse”.
Quando si potrà tornare in campo speri di poter continuare a Cupello o vorrai provare una nuova avventura? “Con la Virtus Cupello mi trovo bene, c’è piena sintonia con mister e compagni, un ambiente familiare, come se stessi in casa. Il calcio però è uno sport dinamico in tutti i sensi, vediamo come si ripartirà dopo il Coronavirus, se dovessero esserci nuove opportunità le valuterò ma ripeto, con la maglia rossoblu, mi trovo davvero bene”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it