Il classe ’85 nigeriano,
faro della mediana biancorossa, esalta mister Silva e punta con decisione sulla
voglia di riscatto del gruppo
Operazione riscatto. Non che contro l’Agnonese non ci sia
stato, in parte sì pensando al bel recupero dopo essere andata sotto di due gol
ma la Vastese domenica vorrà tornare a casa con la prima vittoria stagionale in
trasferta.
Lo si intuisce dalle parole pronunciate da Kenneth Obodo, faro del centrocampo biancorosso, uno che vista la sua innata esperienza dalla B fino alla D non ha bisogno di alcuna presentazione. In estate ha scelto Vasto (una sorta di “ritorno” dopo la velocissima esperienza in biancorosso di dodici anni fa quando aveva 23 anni), in città a fine settembre è nato anche il suo quarto figlio, comunque vada sarà comunque un ricordo che lascerà il segno. Sicuramente fuori dal campo ma il trentacinquenne nigeriano farà di tutto per lasciare una sua traccia importante anche sul rettangolo verde con la maglia biancorossa.
Kenneth Obodo,
domenica l’impatto con il match non è stato dei migliori, quanto ha inciso il
lungo stop? “Tornare in campo dopo un
oltre un mese non ha aiutato anche perché è stato un periodo dove mai ci siamo
allenati con il gruppo al completo. Per lungo tempo eravamo meno di dieci al
campo, poi pian piano si sono aggiunti altri pezzi, il Covid ha creato più di
un problema e domenica almeno nella prima mezzora si è visto”.
Dopo la mezzora iniziale però la Vastese ha reagito alla grande, si può parlare di punto guadagnato o due punti persi? “Nonostante l’impossibilità a lavorare tutti insieme tutti avevamo voglia di tornare in campo conquistando l’intera posta in palio, ecco perché parlo più di due punti persi. Abbiamo anche rischiato di perderla visto l’inizio, poi abbiamo provato a vincerla ma resta ben impressa la nostra reazione ed è da lì che bisogna ripartire. Finalmente il gruppo ora è al completo, siamo fiduciosi per il futuro”.
Provando a
riavvolgere il nastro a metà ottobre contro il Pineto era stata una bella
Vastese, quanto vi è dispiaciuto esservi fermati in quel momento? “Tanto, il Covid ci ha stoppati nel momento
migliore. Non me ne vogliano gli avversari ma sono sicuro che avremmo
continuato a spingere forte in campo se il virus non ci avesse fermato,
sarebbero arrivate altre vittorie”.
Dall’alto della tua
esperienza, in attesa che il campionato torni protagonista senza i tanti
rinvii, dove può arrivare questa squadra? “In estate sarei potuto andare altrove ma questa piazza, sfiorata oltre
dieci anni fa, mi aveva sempre intrigato. Realtà a cui la D sta parecchio
stretta, meriterebbe altri palcoscenici e noi in campo, tra allenamenti e
partite, puntiamo sempre al massimo per portare la Vastese il più in alto
possibile. Lo avevo intuito sin dai primi giorni di ritiro di fare parte di un
gruppo forte, uomini e giocatori importanti in ogni zona di campo, siamo molto
affiatati ed è un dettaglio fondamentale per fare bene fino alla fine”.
Nonostante l’ultimo
mese difficile nelle ultime dichiarazioni mister Silva non ha mai fatto drammi,
è una guida sicura? “Mai avuto il
minimo dubbio sulle qualità del nostro allenatore, è un grande. Sa toccare i
tasti giusti, è uno che non molla e che come noi, è venuto a Vasto, non per
perdere tempo ma per provare a costruire qualcosa di importante”.
Domenica ad Aprilia caccia al primo successo esterno, che Vastese dobbiamo aspettarci? “Incazzata e con grandissima voglia di centrare la vittoria. Sappiamo però di andare incontro a un match complicato, i laziali vengono dai cinque gol subiti contro il Notaresco e sono ancora a caccia della prima vittoria stagionale. La Vastese non ha paura di nessuno e in campo domenica lo faremo capire”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it