Il numero uno del Comitato Regionale Lnd in una lunga lettera ha voluto far sentire tutta la sua vicinanza al movimento calcistico abruzzese:
È un periodo molto
difficile per tutti noi. Nessuno avrebbe mai immaginato una situazione
emergenziale di questo tipo, nemmeno nel peggiore dei nostri incubi, eppure ci
ritroviamo a fronteggiare – volenti o nolenti – questo maledetto virus.
Il nostro mondo,
quello del calcio dilettantistico, è stato pesantemente falcidiato: in tanti
hanno perduto persone care e hanno visto le proprie vite stravolte, altri hanno
subito il deterioramento della propria situazione economica, numerose famiglie
si sono ritrovate ad affrontare difficoltà di ogni genere, talvolta
insormontabili.
Ma siamo uomini e
donne di sport, ed abbiamo sempre fatto del sacrificio la cifra del nostro
agire. In questi giorni ho ricevuto notizie dolorose, messaggi di sconforto e
appelli disperati. Lo so, non eravamo preparati a tutto questo. Eppure, a
bilanciare le cose negative, ho saputo di decine e decine di iniziative delle
nostre società e dei nostri tesserati, iniziative benefiche e solidali attuate
per offrire aiuto agli Ospedali, alle Associazioni, ai medici, agli infermieri
e alla fasce più bisognose della popolazione. Queste notizie mi hanno riempito
il cuore, confermando ancora una volta che il nostro mondo è popolato da
persone fantastiche: giovani e anziani, imprenditori e cittadini che, invece di
cedere allo sconforto, hanno saputo allestire raccolte fondi, reperimento di
presidi sanitari e idee di ogni genere per assistere le fasce più deboli delle
popolazioni delle nostre comunità. A tutti quelli che si sono impegnati estendo
il mio GRAZIE e quello di tutte le istituzioni che ho l’onore di guidare da
tanti anni. Le vostre attività meritorie mi hanno inorgoglito come mai mi era
accaduto in tutta la mia carriera.
Noi siamo la linfa
vitale dei territori sui quali operiamo, e in questo periodo di grande
necessità ho potuto constatare che in tanti non si sono tirati indietro, dando
tutto ciò che avevano per il beneficio di tutti. I nostri tesserati – lo sapete
– nella vita quotidiana sono medici, infermieri, commessi, camionisti,
poliziotti, vigili urbani, volontari, operai… e sono stati capaci di mettere a
disposizione della cittadinanza, nell’ambito dello sforzo generale per
contrastare l’emergenza, qualcosa in più, quel qualcosa che solo gli sportivi
sanno dare: il cuore. La strada è ancora lunga e irta di sacrifici e
sofferenze, ma sono sicuro che lo spirito dei dilettanti non mollerà di un
centimetro e saprà fare la sua parte nel debellare questa pandemia.
Da molte parti si
discute già del dopo e del come riprendere le nostre attività. Ad oggi non
abbiamo una strategia ed una risposta per tutti. I campionati riprenderanno? I
titoli saranno attribuiti? Promozioni e retrocessioni saranno assegnate? E
secondo quali criteri? Rispondere adesso è utopico, perché se non si supera la
fase di emergenza sanitaria, la credibilità di questi ragionamenti è molto
scarsa. Per questo invito tutti ad evitare polemiche e divisioni di sorta,
perché oggi abbiamo bisogno di remare tutti dalla stessa parte. Verrà il giorno
di tornare all’attacco, di discutere – dividerci anche – ma fino a quel momento
vi chiedo di essere realisti e di pensare ai valori più importanti, in primis
la vita ed il benessere delle nostre comunità.
È il momento di
stringerci in difesa con tutte le nostre forze, è il momento di lottare… domani
verrà il momento di tornare a sorridere alla vita e gioire tutti insieme, verrà
il momento di attaccare tutti insieme per riprenderci il nostro calcio. Verrà
il momento aggredire questo mostro che impedisce ai nostri bambini e bambine,
ragazzi e ragazze, a noi tutti, di correre sui nostri prati verdi (anche in
erba artificiale) dietro un pallone, di abbracciarci e di vivere insieme le
emozioni delle nostre partite…
Verrà, e sarà
bellissimo.
Vi abbraccio tutti.
Redazione Vasport – redazione@vasport.it