Calcio abruzzo fermo almeno fino al prossimo 24 novembre, si cerca di capire come poter ripartire
La nota del Comitato Regionale Abruzzo:
La temporanea sospensione delle attività dilettantistiche e giovanili
regionali e provinciali ha messo spalle al muro il calcio abruzzese. Il susseguirsi
di provvedimenti, normative, divieti e precisazioni ha reso peraltro molto
complicata questa fase, soprattutto nella prospettiva di eventuali ulteriori
restrizioni, molto probabili nelle prossime settimane se la situazione
epidemiologica del Paese non dovesse migliorare.
Tuttavia il Comitato Regionale Abruzzo LND
non è rimasto inattivo, e anzi ha moltiplicato i propri sforzi nei rapporti
con le istituzioni sportive e politiche, per indicare alle proprie
società un percorso certo su cui basarsi, in vista della futura riapertura
delle attività.
Il presidente Daniele Ortolano e tutto il Consiglio Direttivo sono infatti
al lavoro da giorni – di concerto con gli altri Comitati dell’Area Sud
– al fine di instaurare un dialogo propositivo che possa soddisfare alcune
istanze molto importanti: parificazione del campionato di Eccellenza
alla Serie D (società molto organizzate che sono in grado di attuare
una vigilanza sanitaria efficiente), modifica dei termini delle liste
di svincolo e dei trasferimenti (soprattutto per i campionati che non
sono ancora iniziati o hanno disputato poche giornate di gara), rimodulazione
del format della Coppa Italia di Eccellenza (relativamente alla fase
nazionale), rimodulazione del format degli spareggi nazionali tra le
seconde di Eccellenza (per l’attribuzione delle promozioni previste in
Serie D), soluzioni normative certe in merito alla formulazione delle
classifiche finali 2020/21 (nella malaugurata ipotesi che alcune
categorie non abbiano la possibilità di terminare regolarmente la stagione).
Il Comitato Regionale Abruzzo LND, dunque, si muove per gestire al meglio questo passaggio e garantire all’intero movimento soluzioni concrete, in un quadro sanitario ed economico molto delicato, che tuttavia non può e non deve compromettere i sacrifici e l’impegno di migliaia di persone straordinarie.
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