L’appuntamento celebrativo alla Sala Aldo Moro, con collegamento dall’Australia di uno dei fondatori, Nicola D’Annunzio, e ospite di spicco Tony Giammarinaro, calciatore del Grande Torino
Un tuffo nel passato, uno sguardo al presente ed una proiezione al futuro, con un pieno di vere emozioni. Tutto questo nell’incontro organizzato alla Sala ‘Aldo Moro‘ per celebrare i 70 anni della storia calcistica della Bacigalupo a Vasto, oggi abbinata al Vasto Marina ed ancora protagonista di una pagina davvero significativa del pallone in città e nel territorio.
Ospite di spicco Tony Giammarinaro – calciatore del Grande Torino ed amico del portiere Valerio Bacigalupo che ha dato il nome al club – personaggio sportivo di primo piano e ricordato sempre con calore ed affetto per le sue esperienze da allenatore a Vasto. Per lui un ritorno, graditissimo, in città, prima all’Aragona e poi alla Sala ‘Aldo Moro’, contraddistinto dall’abbraccio di tanti suoi giocatori ed amici (ci sono le tante foto della galleria che proponiamo sotto questo articolo ed in un altro precedente con una sua intervista a testimoniarlo).
Ma andiamo con ordine.
L’abbraccio tra Giammarinaro e Lo Vecchio
Ad aprire l’appuntamento, i saluti iniziali di Stefano Troilo, neo addetto stampa della Bacigalupo Vasto Marina, con al tavolo, assieme a Giammarinaro, la presidentessa Angela Di Benedetto, il presidente del settore giovanile Gianfranco Iammarino, l’ex calciatore Gaetano Amodio ed il portiere della BVM Massimo Marconato. E, subito, un momento di autentica commozione con l’entrata di Tonino Lo Vecchio, ‘bomber di razza’ del calcio biancorosso, salutato da Giammarinaro come “il più grande calciatore vastese di tutti i tempi”. Un abbraccio affettuoso tra i due, lacrime comprese, con gli applausi dei presenti.
A seguire i saluti degli assessori Carlo Della Penna e Luigi Marcello e del vice sindaco Peppino Forte, che, ricordando i trascorsi da giornalista, ha richiamato alla memoria tanti episodi del passato proprio con Giammarinaro, e non solo, tra gli ‘attori’ principali. Altro indirizzo di saluto, in rappresentanza della locale delegazione della Figc, da parte di Vincenzo Affaldani.
Nicola D’Annunzio in collegamento da Perth
Poi, in collegamento via ‘messenger‘ da Perth, in Australia, dove vive ormai dal lontano 1951, la testimonianza, lucida e genuina, di Nicola D’Annunzio, oggi novantenne, uno dei fondatori nel 1949 (assieme ad Ezio Pepe, il mai dimenticato ‘Zì Culucce‘, Giovanni Salvatorelli ed il segretario Nicola Fiore) della Bacigalupo a Vasto, la prima società a portare il nome di uno degli sfortunati ‘eroi di Superga‘. “Lessi sul Corriere dello Sport – ha ricordato – della tragedia del ‘Grande Torino’. Corsi nella chiesa di Santa Lucia, pregai e fu lì che ebbi l’idea della squadra dal nome Bacigalupo (citando un cugino portiere al quale amava augurare: ‘Continua così che diventerai forte come Bacigalupo…!‘, ndr.)”. Non sono mancati aneddoti e ricordi, anche divertenti, come le prime maglie di squadra comprate coi soldi ricavati dalla vendita di gazzose alla festa di S. Nicola e le tante partite giocate. A Nicola D’Annunzio, che segue costantemente le vicende della Bacigalupo dall’altra parte del pianeta, la società, consegnandola al fratello Fernando, ha fatto dono di una targa-ricordo.
Ancora altri interventi, nella fase successiva. Quelli di Angela Di Benedetto, ora affiancata al timone del club da altre due donne, Rita e Giovanna Di Sario, del presidente onorario Pino Travaglini, di Gianfranco Iammarino (che ha rivendicato con orgoglio il titolo di ‘scuola calcio d’élite’ della Bacigalupo), di Massimo Marconato, di Antonio Prospero, ex sindaco sempre legato al calcio biancorosso che ha raccontato la sua personale ‘mediazione’ nell’arrivo di Giammarinaro a Vasto, grazie anche all’intuizione di un altro ‘gigante‘ del calcio vastese, l’avvocato Federico De Mutiis con il primo incontro organizzato a Firenze. E poi le parole di Giammarinaro, in un misto tra i bei ricordi dell’esperienza calcistica a Vasto e la testimonianza della memoria di quel ‘Grande Torino’ e del rapporto anche particolare proprio con Valerio Bacigalupo: “Alla fine degli allenamenti – ha detto tra l’altro – voleva che io, ragazzo delle giovanili che ammirava estasiato quella squadra pazzesca, gli tirassi i calci di rigore. Ero l’unico al quale non glieli parava!”. ‘Volpe grigia‘, ringraziando la dirigenza per l’invito, ha colto l’occasione per dire la sua su un calcio moderno che ha perso tanto dei suoi valori, troppo legato al dio denaro, esortando almeno i giovani e le realtà dilettantistiche a valorizzarne il ruolo anche in senso formativo e di crescita personale.
L’incontro è andato avanti con altri contributi, del ‘capitano‘ Tonino Di Santo che ha ricordato alcune sue esperienze con la Bacigalupo, degli ex calciatori biancorossi Giuseppe Romoli, Antonio De Santis e Tommaso Savastio, di mister Cesario Di Spalatro, di Pasquale Cirulli, ex attaccante ed attuale componente della dirigenza del Vasto Marina, di Mario D’Adamo (oggi al vertice dell’Associazione Italiana Arbitri di Vasto) e di Fernando D’Annunzio, fratello di Nicola e testimone dei primi passi della Bacigalupo.
Giammarinaro coi Giovanissimi sperimentali campioni regionali
In videoproiezione, poi, tante foto, per i ricchi 70 anni di storia, arrivando ai successi di questa stagione, con la promozione della Bacigalupo Vasto Marina in Eccellenza, e la palma di campione regionale della squadra Giovanissimi sperimentali Under 14 di mister Michele Antonino. Ed è stato Giammarinaro a mettere le medaglie al collo dei neo ‘campioncini’ abruzzesi, per una conclusione, degna e in bello stile, di un appuntamento che ha lasciato in tutti i partecipanti davvero un corposo carico di belle sensazioni.