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Calcio

Pescara-Benevento, Zauri in difesa e Inzaghi in attacco come da calciatori?

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Sabato all’Adriatico la sfida tra due ex grandi giocatori: il copione tattico rispecchierà le caratteristiche di quando erano protagonisti sul rettangolo verde?

Pescara-Benevento di sabato prossimo è (anche) la storia di due amici contro: Luciano Zauri sfida Pippo Inzaghi. I due, che hanno duellato per anni su sponde opposte in serie A, sono stati compagni di squadra all’Atalanta nel 1996-97. Inzaghi all’epoca era un bomber di belle speranze e le 25 reti in 34 gare in nerazzurro sono valse la chiamata della Juventus; Zauri, invece, che qualche anno prima aveva chiuso nel suo Abruzzo la valigia per riaprirla a Bergamo, proprio in quella stagione esordì in prima squadra, debuttando però in maniera amara in un Atalanta-Roma 0-4. Oggi entrambi siedono su una panchina di B: quella campana del Benevento per uno dei Campioni del Mondo a Germania2006, quella biancazzurra del Delfino per l’ex trainer della Primavera pescarese, alla stagione del debutto da tecnico di una prima squadra.

Inzaghi e Zauri, però, si accostano alla partitissima di sabato in modo diametralmente diverso. Il primo farà all’Adriatico le prove di fuga con il suo Benevento, che nell’ultimo turno ha approfittato dell’impegno casalingo contro il Perugia per allungare in classifica. L’ottava giornata di andata di Serie BKT ha infatti premiato i campani, che volano a quota 18 in graduatoria in virtu’ dell’1-0 inflitto nel match clou con il Perugia dell’ex biancazzurro Massimo Oddo (head coach proprio di Zauri nell’ultima cavalcata in A del Delfino), e punito un ingenuo e quasi impalpabile Pescara, castigato a domicilio da uno Spezia che si è agevolato nel suo blitz anche di un errore arbitrale. La panchina di Zauri è già traballante e in tribuna nell’ultimo match c’erano, tra gli altri, i due candidati forti alla successione: Roberto Stellone(il favorito) e Gigi Di Biagio. Un nuovo passo falso potrebbe costare caro, anche se il calendario indirettamente potrebbe andare in suo soccorso dato che martedì si tornerà subito in campo per l’infrasettimanale: con una gara così ravvicinata, avrebbe senso e giovamento un cambio di guida tecnica immediato in caso di nuova debacle?

In ogni caso il copione tattico di Pescara-Benevento sembra già scritto e appare una trasposizione delle caratteristiche da giocatore dei due tecnici: Zauri in difesa, Inzaghi in attacco. L’allenatore biancazzurro pare infatti intenzionato a confermare il 3-5-2 abbottonato visto all’opera, con opposti risultati, negli ultimi 180′ di campionato. Il suo Delfino deve leccarsi le ferite e ripartire, ma non può concedere spazi ad una delle corazzate di B, come accadde contro il Crotone prima del colpo gobbo di Ascoli. Dal canto suo, Pippo Inzaghi punta a sfruttare i punti deboli del Pescara per inanellare un’altra vittoria, provando a giocare una gara offensiva ma non scriteriata. E per espugnare l’Adriatico punterà sul fratello d’arte Insigne, che nello stadio che fu di Lorenzo vuole far capire al popolo pescarese che non averlo preso è stato un errore…

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