Il giovane
centrocampista classe 2001, arrivato a campionato già iniziato, fondamentale
nello scacchiere di mister Soria
Ovidiano di nascita ma ormai da nove anni pescarese d’adozione. Mattia Piccozzi, prima dello stop causa Covid, era tra le note più liete del Casalbordino. Centrocampista classe 2001 che dopo i trascorsi con le giovanili del Pescara (per sette anni), i due anni a Francavilla e la passata stagione con il Bisceglie ha scelto la maglia giallorossa per trovare grande continuità nel mondo dei grandi. Un arrivo benedetto anche dall’allenatore Giuseppe Soria che dopo aver messo da parte l’iniziale 4231 ha puntato sul 433 e con l’inserimento del diciannovenne i miglioramenti sono stati evidenti. Due vittorie consecutive prima dell’immeritato stop contro i Nerostellati ma lì nel cuore del gioco Piccozzi ha sempre dato ampie garanzie.
Contento della scelta fatta ma, come tutti gli sportivi in
questo momento, dispiaciuto per non poter lavorare sul campo con il resto dei
compagni. Non si sa se e come ripartirà il calcio dilettantistico in Abruzzo,
Mattia Piccozzi però spera di tornare protagonista quanto prima con la maglia
del Casalbordino.
Mattia Piccozzi,
altri giorni senza allenamenti in gruppo e partite ufficiali, settimane pesanti
senza poter giocare a calcio? “Stiamo
vivendo brutti giorni, il Covid è un problema reale e per chi vive di calcio
l’assenza pesa sempre di più con il passare dei giorni. Continuo ad allenarmi
da casa con programmi individuali ma il rettangolo di gioco manca troppo”.
Ripensando alle
partite prima dello stop il tuo inserimento nel Casalbordino è stata una delle
chiavi di volta contento dell’impatto nella squadra? “L’ingresso nel mondo dei grandi è stato più che positivo ma sono solo
all’inizio, peccato essersi fermati, volevo continuare a dare il massimo per il
bene del Casalbordino. Sono consapevole di dover crescere e dimostrare ancora
molto per poter essere di aiuto alla squadra”.
Soria ti ha dato
fiducia e tu, all’esordio lo ha subito ripagato con una super prestazione, come
va il vostro rapporto? “Ottimale, non
potevo chiedere di meglio. Grande considerazione da parte sua, in partita e negli
allenamenti riesce a far essere tutti concentrati, da tutti vuole il 100%. Io
spero di continuare su questa strada per ripagare lui e la società”.
Che ambiente ha
trovato a Casalbordino? “Sereno ed
accogliente, contornato da figure competenti e che si contraddistinguono per la
grande serietà. Per la mia crescita in questa fase della mia carriera non
potevo chiedere di meglio”.
Finora 9 i punti
raccolti in classifica, prima dello stop e anche durante sono arrivate altre
operazioni di mercato, questa squadra dove può arrivare? “Le individualità per fortuna non mancano ma
la vera forza è la coesione di un gruppo fantastico. Tutti, nessuno escluso, ha
grande voglia di dimostrare che la squadra può dire la sua in questa categoria
contro ogni avversario, non vediamo l’ora di tornare a far parlare il campo”.
Giochi di fianco a
due esperti come Della Penna e Gagliano, cosa ti stanno insegnando? “Ho molto da imparare da loro, per fortuna
li ho al mio fianco, sono presenze preziose. Sanno dove correggermi, i consigli
non mancano e io cerco sempre di farne tesoro”.
Il Covid continua a far paura, secondo te tra gennaio e febbraio l’Eccellenza tornerà protagonista? “È un punto interrogativo, ora è troppo presto date le circostanze ma spero che si riparta al più presto per continuare a fare bene e dimostrare allenamento dopo allenamento il mio valore e quello della squadra. Forza Casalbordino”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it