Come nel girone d’andata
anche nelle prime quattro del ritorno il bottino è stato magrissimo. La quota
salvezza sarà 46 o ne serviranno un paio in più?
“Mi tengo stretto la prestazione: se continuiamo su questa strada torneremo a fare punti”. Come contro la Sangiustese anche ieri al termine del derby perso a Francavilla mister Fabio Montani ha continuato a guardare il bicchiere biancorosso mezzo pieno.
È vero, nel girone di ritorno i punti pesano il doppio e vengono prima delle prestazioni ma negli ultimi centottanta minuti la Vastese avrebbe sicuramente meritato qualcosa in più guardando a quanto costruito sotto porta. In casa della Sammaurese la sconfitta è stata meritata ma tra mercoledì e ieri la reazione c’è stata, però non è bastata per tornare a fare punti. Risultato? 0 punti e tre sconfitte consecutive con la classifica che è tornata a preoccupare viste le tre sole lunghezze di vantaggio dalla zona playout dimezzando quel prezioso vantaggio che Leonetti (diventato papà per la seconda volta domenica sera, auguri!) e compagni si erano costruiti conquistando nove punti in quattro giornate. La Vastese dopo essere andata sotto nelle ultime due giornate ravvicinate ha sempre creato molto di più rispetto alle avversarie ma dal rigore fallito da Fiore da mercoledì fino alla traversa di Leonetti colpita ieri al 90’ c’è tanto da raccontare.
Da un legno all’altro, in mezzo centotrentacinque minuti in cui si è perso il conto delle occasioni create dai vastesi, i miracoli di Chiodini e Spacca oltre ai tanti errori sotto porta. Montani nelle settimane scorse aveva chiesto continuità e maggiore precisione sotto porta perché anche nel periodo delle tre vittorie la Vastese aveva creato tanto capitalizzando il minimo. Ripensando all’inizio di stagione, non nella sostanza ma sicuramente nella forma, il cammino biancorosso è quasi in fotocopia: con Palladini due pareggi e due sconfitte, Montani ne ha preso uno in più battendo il Matelica ma restando a vuoto nelle ultime tre giornate. Sconfitte che continuano a gonfiare il numero delle reti subite, sono già 35 per la seconda peggior difesa del girone nonostante nell’ultimo periodo i portieri Patania e Selva hanno sempre risposto presente, nulla potevano sugli ultimi gol subiti.
Un periodo poco felice, cosa servirà alla Vastese per ritrovare punti pesanti e sorrisi? Le vittorie, numeri alla mano serviranno almeno altri 20 punti per brindare alla salvezza diretta, bisognerà raggiungere quota 46/47, per qualcuno ne servirebbero addirittura un paio in più. Da qui a fine stagione bisognerà blindare l’Aragona, nelle ultime sette interne della stagione regolare quattro saranno sfide salvezza da non sbagliare dove anche i pari servirebbero a poco. Poi anche con Pineto, Notaresco e Cesena sarebbe cosa e giusta fare punti. Non si potrà puntare solo sulle sfide interne, la marcia dovrà cambiare in trasferta dove finora i vastesi hanno raccolto appena 6 punti (tutti con Montani in panchina), nessuno ha fatto peggio nel girone F. Lontano da Vasto ci saranno scontri salvezza a Forlì, Campobasso, Agnone e Castelfidardo, da qui fino al prossimo 5 maggio saranno 100 giorni decisivi, serviranno i punti, tanti punti.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it