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Ripresa attività sportiva individuale in Abruzzo: le precisazioni dell’assessore Liris

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L’assessore allo Sport è intervenuto in merito ad alcune domande poste dopo l’ordinanza numero 52

La ripartenza dello sport, vero che gran parte delle chiacchiere vengono catalizzate dal calcio ma in Italia non esiste solo quello.

C’è una folta schiera di sportivi, professionisti e non che da ieri, lunedì 4 maggio, ha potuto riprendere, dopo due mesi di stop, l’attività motoria. Alcune regioni si sono mosse in leggero anticipo, altre hanno seguito le linee guida del governo centrale ma ormai da un giorno gli sport hanno riacceso i motori. Con gli allenamenti individuali naturalmente, per gare e match ufficiali bisognerà ancora attendere mesi, difficile capire quando.

In Abruzzo con l’ordinanza numero 52 dello scorso 30 aprile sono state tracciate le linee guida allenamenti esercitati individualmente e con il rispetto dei dispositivi di protezione individuale e misure di distanziamento sociale di alcune discipline sportive. Di seguito l’ordinanza completa:

https://www.vasport.it/wp-content/uploads/2020/05/ordinanza-num-52-1.pdf

Nella giornata di ieri è intervenuto l’Assessore allo Sport della Regione Abruzzo, Guido Liris, per precisare alcuni passaggi in seguito ad alcune domande arrivate nei giorni scorsi:

“Relativamente al punto 1 della Ordinanza n. 52del 30/04/2020si precisa chele attività sportive ivi elencate sono a titolo di esempio e non esaustivo e che, comunque, la misura è diretta ai soli sport individuali e nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio. L’uso dei dispositivi di protezione individuale è necessario laddove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri durante l’attività sportiva. Sono consentiti gli spostamenti individuali all’interno del territorio regionale per finalità sportive. I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati alla riapertura delle strutture ai fini dell’espletamento delle attività sportive individuali di cui al punto 1da esercitarsi all’aperto. I relativi rappresentanti legali sono quindi tenuti a comunicare l’inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio e dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli eventuali locali di accesso agli impianti, adottando un protocollo interno di contenimento del contagio ad uso del personale e degli utilizzatori come indicato dalle federazioni di appartenenza. Si precisa che per le citate attività sportive è vietato avvalersi delle strutture ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce, clubhouse”.

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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