Connect with us

Calcio

Sauro Trillini: “Dieci anni dopo ripenso ancora a quei cinque secondi fatali…”

Published

on

09/11/2017 – Il tecnico anconetano da ex domenica proverà a mettere fine alla striscia di risultati utili della Vastese ma non dimentica la maledetta retrocessione del 2007 sulla panchina biancorossa

Maggio 2009: Trillini sfida la Pro Vasto(allenata da Di Meo) per la prima volta da avversario. Foto di: D’Ercole Ercole Michele

Ancora un ex seduto sull’altra panchina. Dopo aver battuto Pino Di Meo la Vastese domenica pomeriggio affronterà un’altra vecchia conoscenza come il cinquantanovenne allenatore Sauro Trillini in biancorosso nella stagione 2006/2007 quella che coincise con la nefasta retrocessione di Celano. Arrivò a Vasto nel marzo del 2007 subentrando a Lillo Puccica, nonostante le difficoltà di quei tre mesi aveva quasi accarezzato il miracolo sportivo ma il maledetto gol di Morgante all’ultimo secondo dei cinque minuti di recuperò spedì l’allora Pro Vasto in D. Domenica per la seconda volta(da quando è andato via da Vasto) il tecnico anconetano affronterà i vastesi da avversario, da sedici giorni ha preso il timone del Fabriano Cerreto(terzultimo) con l’obiettivo unico di tirarlo fuori dalle sabbie mobili del girone F, sono alla disperata caccia di punti e domenica per la Vastese sarà un’altra battaglia.

Mister Sauro Trillini, domenica a dieci anni dopo quella funesta retrocessione affronterà di nuovo la Pro Vasto, 3 giugno 2007 è un giorno difficile da dimenticare, ripensi ancora a quella domenica? “Ah, che grosso rammarico, meritavamo di vincere noi, traditi da due pareggi ma soprattutto da un gol rocambolesco a tempo ormai scaduto, difficile dimenticare quei cinque secondi fatali”.

Furono novanta giorni molto intensi quelli sulla panchina biancorossa, qual è il ricordo più nitido dall’esperienza vastese? “La voglia di tutto l’ambiente di credere fino alla fine nella salvezza anche se la situazione era davvero complicata il presidente Crisci e il resto della dirigenza ci erano sempre stati vicini, avevamo preparato benissimo il playout di ritorno con i tre giorni di ritiro a Roccaraso ma purtroppo il calcio in certe occasioni è davvero crudele”.

Se non ci fosse stato il gol di Morgante la Pro Vasto sarebbe rimasta ancora nei professionisti, in quei giorni avete mai accennato ad accordi futuri? “Era un finale di stagione troppo importante per pensare a quello che sarebbe potuto accadere, certo con la salvezza le mie possibilità di restare a Vasto sarebbero sicuramente state più alte, non nascondo che mi sarebbe piaciuto restare ancora a Vasto e lasciarla con quella ferita così profonda ha fatto male anche a me ma per fortuna a distanza di anni finalmente la piazza vastese ha ritrovato lo splendore dei giorni migliori, lo meritano”.

Tra tre giorni sarete nemici anche solo per una domenica, da due settimane è tornato in pista, perché ha deciso di accettare la chiamata del Fabriano Cerreto? “La panchina mi mancava, nonostante la situazione complicata sono convinto che il Fabriano può uscire da questo brutto momento, sei sconfitte consecutive prima del mio arrivo hanno spinto la società a guardarsi attorno, da quando sono arrivato qui abbiamo incontrato squadre attrezzatissime come Pineto, Matelica e Jesina contro la quale abbiamo preso un buon punto che per fortuna ha messo fine all’emorragia di sconfitte, siamo in piena fase evolutiva”.

Trillini guida il Fabriano da 16 giorni

La Vastese vive un ottimo momento di forma, in questi giorni tra una seduta tattica e l’altra stai studiando le caratteristiche dei tuoi prossimi avversari? “Ormai tutte le squadre non hanno più segreti, rispetto agli anni scorsi c’è maggiore visibilità con tante possibilità di captare informazioni utili, la Vastese è una squadra importante del nostro girone, avversario ostico, vive uno splendido momento di formae rispecchia in pieno il suo allenatore Gianluca Colavitto, persona che ho sempre stimato, da giocatore prima e oggi da allenatore, un grande lavoratore”.

I biancorossi arriveranno al “Mirco Aghetoni” con l’obiettivo unico dei tre punti, che Fabriano si troveranno di fronte? “Il nostro obiettivo è continuare a muovere la classifica farlo con una vittoria sarebbe ci darebbe la spinta in vista dei prossimi incontri, in campo scenderemo con la sciabola visto il momento, i ragazzi hanno tanta voglia di centrare un risultato importante”.

Oltre alla denominazione sociale e la categoria, rispetto alla sua esperienza è cambiato molto, se non tutto, nella società biancorossa ma domenica pomeriggio ritroverà tra campo e panchina qualche vecchia conoscenza, come li saluterà? “Con grande affetto, il segretario Franco Nardecchia è un mito, rappresenta un’istituzione per il calcio vastese ed è uno che tiene davvero alla causa biancorossa, c’è poi Nicola Fiore, con me era un diciannovenne di belle speranze, già con qualità tecniche evidenti, dalla stagione successiva in poi ha fatto grandi cose, oggi lo ritrovo capitano nella squadra della sua città, sono contento per la sua carriera”.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

News più lette settimanali