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Calcio

“Se non si può ripartire bisogna essere onesti”: Eccellenza in bilico, venerdì la decisione finale

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L’ultima parola spetta alla Figc ma le parole del presidente Gabriele Gravina aumentano i dubbi che verranno sciolti tra quattro giorni

5 marzo, data campale per il calcio dilettantistico. Dall’Eccellenza in giù passando per campionati femminili, giovanili e calcio a 5, dopo oltre quattro mesi di stop il carrozzone ripartirà o sulla stagione 2020/2021 verrà scritta definitivamente la parola fine.

Nelle ultime settimane Lnd e Comitati Regionali hanno spinto per la ripresa dei campionati, su tutti quello dell’Eccellenza perché legato alla Serie D ma oggi, 1° marzo, le certezze sono sempre minori rispetto ai tanti dubbi. Anche il calcio abruzzese è in attesa di decisioni ufficiali che arrivino dall’alto, ovvero dalla Figc. Eventuali date di ripartenza, formule per completare la stagione e sistema per promozioni e retrocessioni sono già state illustrate più volte ma si continua sempre a restare nel campo delle ipotesi.

L’ultima parola spetterà, come già detto, alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e ieri dalle parole del numero uno Gabriele Gravina, intervenuto a “Campioni del Mondo” su Rai Radio2, la decisione finale è tutt’altro che già stata decisa, dichiarazioni tutt’altro che ottimistiche anche perché il Covid e le sue varianti non fanno ancora dormire sonni tranquilli: “La situazione mi preoccupa tantissimo, nel prossimo Consiglio Federale del 5 marzo c’è un ordine del giorno specifico su questo tema, riguarderà sicuramente il campionato di Eccellenza maschile, quello femminile e del calcio a 5 ed è un tema molto delicato. Noi dobbiamo partire dal principio che queste varianti del virus incidono molto sulle variabili alle quali noi dobbiamo lavorare per far ripartire i campionati dilettantistici. Dobbiamo essere molto seri e molto responsabili ma anche onesti nei confronti di tanti dirigenti che, in questo momento, aspettano comunque una decisione. Il 5 marzo noi dobbiamo dare una risposta definitiva, vale a dire: partire e come si può partire, se si può partire; ma se non si può partire bisogna essere onesti e coerenti e dire a tutti che bisogna fermarsi, perché continuare a mantenerli sulla graticola, senza dare nessun riferimento per la ripartenza, credo che sia un gravissimo errore. Non trascuriamo un altro piccolo dettaglio, ad oggi abbiamo perso tantissimi ragazzi coi tesseramenti nel nostro settore giovanile scolastico e questo non è un buon segnale”.

Venerdì sarà il grande giorno, alcune società non vedono l’ora di tornare in campo, altre spingono per ritrovarsi nella prossima stagione quando ci si sarà riavvicinati di molto a quella normalità che anche in gran parte del mondo dello sport manca da un anno.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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