Connect with us

Calcio

Sul Colle salirà il Gravina bis

Published

on

Sfida a due ma l’attuale numero uno è nettamente favorito sullo sfidante Cosimo Sibilia

Tutto è pronto per il calcio d’inizio: il 22 febbraio, all’hotel Hilton di Roma, verrà eletto il nuovo presidente Figc. Tra conferme e smentite, tra giochi di palazzo e alleanze dell’ultima ora il conto alla rovescia si infiamma, all’improvviso, con la corsa di due illustri pretendenti all’ ambitissimo trono di via Allegri: Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia.

Uno scontro tra “poteri forti” che vede da un lato il presidente uscente Gravina accompagnato dalla fiducia di Assocalciatori, Lega B, Lega Pro, buona parte della Serie A e dall’altro lo zoccolo duro della Lega Nazionale Dilettanti che forte del suo ipotetico 34% rappresenterebbe una solidissima base di partenza per Sibilia.

Se dovessimo azzardare un pronostico sul vincitore, ad oggi, la riconferma di Gabriele Gravina sembrerebbe blindata in cassaforte.

Diplomatico, grande tessitore, una vita nel mondo del calcio, imprenditore, forte di una vastissima maggioranza di consensi e una più che consolidata esperienza potrebbe brillantemente guidare il calcio per i prossimi quattro anni. Sarà un percorso non facile ne’ scontato. Sicuramente impervio ed in salita. Bisognerà, infatti, fare i conti con una crisi economica che lambisce, impietosamente e senza precedenti, anche la terza industria del Paese. Stadi chiusi, mancati incassi, sponsor in fuga, stipendi non pagati, società di Lega Pro sull’ orlo del fallimento, squadre dilettanti, da mesi, ferme al palo. Mai come adesso serve coraggio, quello delle riforme ormai sempre più necessarie ed inderogabili: perché allora per iniziare non tagliare gli stipendi davvero spropositati ed eccessivi dei calciatori? Che fine hanno fatto il fair play finanziario ed il salary cup? Perché non ridimensionare, poi, il potere eccessivo e sempre più invasivo dei procuratori?

Intanto, nell’ultimo consiglio federale sono stati erogati alle Leghe minori (Lega B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti) oltre 6 milioni di euro complessivi. Un’ ottima base di partenza che qualcuno ha letto come un’abile mossa elettorale per mettere definitivamente il nome di Gravina al sicuro. Forse, ma questo sta anche a dimostrare l’ottimo lavoro svolto finora dalla governance federale e ciò non è assolutamente secondario. L’attesa è grande quanto le aspettative. La politica manageriale deve fare un salto di qualità e dare segnali tangibili di una inversione di rotta. Il calcio è business ma anche passione, i tifosi vanno rispettati.

Idee chiare, scelte mirate, uomini giusti al posto giusto, punti chiari da cui ripartire. Un nuovo vestito da gran galà, intanto è già pronto. La nuova Federcalcio punterà, infatti, molto sull’immagine e si gioca la carta del Salaria Sport Village, la sua nuova sede operativa a Roma, la Casa delle Nazionali o Coverciano 2 come è già stata definita. Tutti gli uffici trasferiti sulle sponde del Tevere ed ecco un super centro di potere che entrerà di diritto nelle gerarchie del governo azzurro anche considerati gli imponenti investimenti che verranno erogati. Una novità che darà il senso della svolta. Voltare pagina per dare fiducia e guardare con ottimismo alle prossime sfide che attendono la nostra Nazionale: dagli Europei di giugno ai prossimi Mondiali in Qatar nel 2022.

Come direbbe Mameli: “L’Italia s’è desta…”

Sabrina Trombetti

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

News più lette settimanali