Il numero 1 della Rennova Teramo commenta l’avvicinamento all’esordio tra ambizioni, difficoltà e passione
La Tasp si prepara all’esordio nel campionato di Serie B di Basket dopo il buonissimo percorso in Supercoppa. Nonostante le difficoltà dovute alla situazione sanitaria e al covid, la Rennova Teramo affronterà la Rosella Virtus Civitanova Marche domenica 29 novembre alle ore 18 in un match ovviamente a porte chiuse.
In esclusiva per Vasport il presidente Fabio Nardi ha parlato dell’imminente inizio di campionato tra le già note difficoltà e dell’obiettivo prefissato per questa stagione.
Come state vivendo l’avvicinamento all’esordio in campionato?
Ci stiamo preparando ormai da fine agosto quindi questa attesa è stata lunghissima. Essendo l’esordio assoluto in Serie B è stata una bella attesa e l’emozione è stata tanta. Attesa che, in un certo senso, è stato interrotta dalla Supercoppa in cui abbiamo fatto quattro partite quindi un piccolo esordio lo abbiamo già fatto però di fatto quello in campionato sarà domenica. La squadra è pronta dopo tre mesi di preparazione per questo campionato che inizia in maniera particolare data l’assenza del pubblico; sentire solo il rumore delle scarpette e della palla che rimbalza non sarà affatto bello.
Quali sensazioni vi ha lasciato l’esperienza in Supercoppa?
Sicuramente la Supercoppa ci ha fatto confrontare con le altre squadre di Serie B. Prima che iniziasse la Supercoppa non riusciva a capire che tipo di squadra potesse essere, essendo il primo campionato e non conoscendo le altre squadre. Dopo ho capito il livello di un campionato nazionale, quello degli avversari e il nostro. Ci è servito molto come torneo di preparazione al campionato, ci siamo.
Era favorevole all’inizio del campionato?
Io neanche ero favorevole all’inizio del campionato in queste condizioni perché per me giocare senza pubblico è una forzatura e una follia. Lo sport è bello e lo si deve fare perché è aggregazione, salute e va vissuto a 360°. Purtroppo la situazione attuale non ci fa vivere lo sport come lo intendo io e quindi per me era il caso di sospendere il campionato e farlo partire in situazioni migliori perché stiamo vivendo una situazione di emergenza mondiale, e non solo nazionale. Per me lo sport è senz’altro di primissima importanza però quando si tratta della salute deve andare in secondo piano.
Siete fiduciosi sulla possibilità di non fermare il campionato in corsa?
Io credo che il campionato ripartirà con tutte le precauzioni del caso e si continuerà a giocare. Penso che sarà un campionato un po’ falsato in quanto molte volte ci saranno delle partite con squadre rimaneggiate a causa del covid. Si è deciso però di ripartire e quindi noi ci adeguiamo, giochiamo e cercheremo di fare il meglio possibile.
Il roster della squadra è completo?
Siamo pienamente soddisfatti della squadra, è stata una buona campagna acquisti. Abbiamo 10 giocatori più 4 giocatori che completano il roster. Ritengo che questi 14 ragazzi possano far bene e nel caso sopperire alla mancanza di qualcuno per covid. Il rischio coronavirus è un problema per tutte le società; è una situazione un po’ paradossale perché magari una squadra si allena per una partita con determinati giocatori e poi magari è tutto da rivedere a causa della positività di un giocatore. Non è proprio l’esordio che sognavo per la Serie B.
In questo momento, quanto è difficile portare avanti una squadra?
In questo momento è difficilissimo e gli sforzi che si fanno sono da appassionati veri quindi portare avanti una società che vive di rette dei ragazzi che fanno basket, che vive di introiti del pubblico e che vive soprattutto di sponsorizzazioni, di imprese, di aziende e di negozi che ti danno una mano e che adesso però non sono in grado di dartela; così è durissimo. Questo è anche uno dei motivi per cui il campionato non doveva ripartire adesso secondo me; dovevamo magari far finire questa emergenza, ritornare quasi alla normalità per far quadrare i costi. Ovviamente i costi stanno aumentando per i tamponi e la messa in sicurezza sanitaria. È assai impegnativo.
State avendo qualche tipo di supporto da parte della federazione?
La Lega Nazione Pallacanestro (LNP) e la Federicazione Italiana Pallacanestro (FIP) comunque stanno venendo incontro alle società. Queste hanno presentato delle richieste che in parte sono state accolte. La Fip e la Lega sono attente alle problematiche delle società. Logicamente ogni riflessione è giusta in questo periodo però personalmente avrei spinto per far partire il campionato più avanti ma alla fine si è deciso di giocare lo stesso e per me noi va bene, ci siamo e non vediamo l’ora di iniziare a questo punto.
Quanto è importante avere un coach (Stirpe) che conosce tanto bene l’ambiente?
Stirpe è un ottimo coach che ha fatto benissimo nei quattro anni passati con noi in Serie C. C’è un rapporto di amicizia che ci lega visto che ci conosciamo da tanti anni. È la persona giusta perché sposa in pieno il nostro modo di essere perché noi siamo un gruppo di appassionati di pallacanestro e io ci metto tutto quello che posso dare. Siamo una grande famiglia, io e i miei soci siamo molto uniti e avere un coach che sposa in pieno il nostro progetto e la nostra causa è un’ottima cosa. Soprattutto poi perché è una persona di Teramo che sta qui da tanti anni, che ha sempre fatto bene ed è giusto che anche lui debba vivere con noi l’esperienza della Serie B.
L’obiettivo di questa stagione qual è?
Essendo nuovi in un campionato nazionale l’obiettivo è quello di mantenere la categoria. Adesso che partiamo vediamo che succede; io come società ho sempre voglia di crescere, sono parecchio ambizioso e ci metto tanto cuore e passione. Adesso si inizia, la Serie B è questa nuova nostra scommessa, speriamo di fare un bel campionato e di portare entusiasmo alla città, purtroppo solo attraverso la televisione per il momento. Vedremo in futuro come evolve il campionato, noi siamo pronti e speriamo di fare una bella figura.
Davide Baglivo
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