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Calcio

Tony Giammarinaro e la tragedia di Superga: “Il ricordo di quel giorno è sempre vivo”

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Era il 4 Maggio del 1949 quando l’aereo del grande Torino si schiantò sulla collina di Superga. Da allora sono passati 69 anni ma nella mente di Antonio Giammarinaro il ricordo è sempre vivo. Volpe grigia, questo l’appellativo del mister pescarese, aveva 17 anni quando militava nella primavera granata la quale fu costretta a scendere in campo nelle ultime 4 gare di campionato. Le avversarie, per rispetto, in quella circostanza mandarono anche loro in campo le rispettive compagini giovanili. Tony Giammarinaro, schierato nel ruolo di mezz’ala, si mise in evidenza segnando anche due reti. Rimase al Torino per altre 5 stagioni prima di iniziare a calcare altri campi. Noi oggi lo abbiamo voluto sentire per rivivere con lui le emozioni di allora

“Quella del 4 maggio per me è una data molto sentita che evoca, a distanza di anni, forti emozioni” ha così esordito il mister che poi ha proseguito “Io ero salito su quell’areo ma poi mi fecero scendere. In quel momento provai profondo dispiacere perché davvero avrei voluto andare in campo con quei campioni. A posteriori, ovviamente, devo dire che sono stato molto fortunato”.

In quella squadra formata da grandi campioni, con cui lei ha avuto l’onore di allenarsi, c’era qualcuno in particolare che aiutava voi giovani dandovi consigli, magari stimolandovi a lavorare sodo per ottenere risultati importanti?

“Non uno in particolare ma tutti. A quei tempi i calciatori erano persone molto umili, disponibili, non si davano arie. Facevano come lavoro quella che era la loro passione e questo già bastava. Oggi gran parte dei giocatori sono vanitosi, si danno delle arie e pensano più al loro look. Poi ci sono due cose in particolare che mi danno fastidio nel calcio moderno. Innanzitutto la maleducazione di alcuni giocatori che quando vengono sostituiti mandano platealmente a quel paese il loro allenatore. Ai nostri tempi una cosa del genere era impensabile. Il mister era rispettato da tutti i giocatori e si accettavano le scelte. La seconda cosa che non sopporto è il fatto di vedere il nostro calcio imbottito di stranieri, spesso sopravvalutati e ciò sicuramente incide nella crescita dei nostri giovani. Molti di loro, pur bravi, a volte vedendo di non trovare spazio decidono di smettere di giocare a calcio mentre potrebbero essere delle risorse per il nostro movimento”

Torniamo invece al suo periodo granata. A quei tempi la squadra giocava nel mitico Filadelfia, da poco rimesso in piedi dove oggi si allena il Torino prima squadra e la primavera disputa le proprie gare. In quella circostanza lei è stato invitato insieme a Motta e Vandone, compagni di squadra di allora. Che emozioni ha vissuto in quella occasione?

“Sicuramente è stato molto bello tornare in quello stadio anche se l’accoglienza nei nostri confronti non è stata delle migliori. Il presidente Cairo, putroppo, non si è comportato molto bene . Ovviamente non mi meraviglio più di nulla, purtroppo sono cose che possono accadere solo in questi tempi moderni. La cosa bella, invece, è che sono stato invitato a Torino per i giorni 27/28 maggio quando si terrà un convegno sulla mia persona visto che sono l’unico, ancora vivente, che ha avuto la possibilità di giocare con Valentino Mazzola e compagni”.

Lei nella sua lunga carriera, da giocatore prima e allenatore poi, è stato anche qui a Vasto, in due momenti differenti, con la Pro Vasto prima e la Vastese poi. Che ricordo ha?

“Io sono molto legato a Vasto. Il periodo più avvincente è stato sicuramente quando in serie C eravamo secondi in classifica e saremmo potuti andare in B ma poi, purtroppo, la società non era strutturata per questo salto e così fummo costretti a fermarci. Ovviamente approfitto di questo vostro mezzo per mandare un saluto a tutti i tifosi vastesi che ricordo sempre con tanto affetto”.

Michele Cappa
redazione@vasport.it

Michele Cappa, classe 1971, vastese, è titolare dell’agenzia di comunicazione Cquadro, appassionato di sport e giornalismo sportivo, ha collaborato per diverse testate giornalistiche locali e regionali, tra cui: TRSP, Radio Agorà,Radio Studio 99, TV2000, Delta 1, Telemax, Vastonline, Il Nuovo Molise e dal 2017 scrive per Vasport.it, sito di informazione sportiva locale ( di cui è anche editore ), dove cura la seguitissima rubrica “Amarcord”

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