Angelo Pollutri, presidente della Virtus Cupello, lancia un appello alla comunità per dare ulteriore forza e sostegno alla realtà calcistica rossoblù, protagonista con la sua prima squadra nel Campionato abruzzese di Eccellenza e con il suo settore giovanile nei tornei regionali e provinciali.
Lettera aperta alla cittadinanza
Cari Cupellesi, ho ricevuto l’invito da parte dei dirigenti della Virtus Cupello di farmi carico di un impegno sociale per la comunità, pur non vivendo il paese fisicamente. A Cupello però c’è il mio cuore, ed il cuore è un organo vitale, se si ferma è finita.
Ho accettato l’impegno e ne spiego i motivi. Cupello mi ha donato l’amore unico ed irripetibile di rappresentarla e questo onore non posso metterlo nel dimenticatoio. L’amore che muove una comunità è unico. Cupello vive una vita associativa fiorente, che va dallo sport alla musica, al folklore, ma non prendetevela, la Virtus è quella che più e non meglio delle altre associazioni ogni domenica puntualmente fa parlare di sé. Chi la ama e chi la odia ogni domenica sera si informa sul risultato.
La Virtus dal lunedì mette in moto una macchina che aggrega 250 giovani ancora minorenni dentro il campo sportivo. In ogni casa c’è una borsa o una tuta della Virtus. La Virtus è storia.
Bene, questa pagina di storia di affetti e di amore deve sopravvivere nel nostro paese, nonostante le difficoltà che abbiamo in ogni famiglia. Non servono grandi risorse, serve una sola cosa: il tempo.
Sono a chiedervi un contributo di tempo. Un’ora e tre quarti ogni due settimane. Per fare cosa? Venire allo stadio a sostenere la squadra del paese e dare un contributo con il biglietto di ingresso allo stadio, un’altra porzione di tempo per seguire i giovani del paese impegnati nei campionati giovanili.
Chi può si abboni, chi può sponsorizzi con uno striscione al campo l’attività dei nostri giovani.
Vi propongo un azionariato dell’amore per la Virtus Cupello e per il suo futuro. Un impegno in onore dei cupellesi che hanno fondato la Virtus e di quelli che ci credono da 60 anni.
La Virtus è patrimonio sociale e non politico della nostra comunità e si sta assieme a sostenerla, come in famiglia si può essere tifosi di squadre diverse, ma uniti come famiglie.
Grazie per l’attenzione.
Vi aspettiamo numerosi nelle domeniche in cui giocheremo in casa presso la nostra moderna struttura sportiva, provvista di tutti i comfort”.