15/01/2018 – Dopo aver interrotto il silenzio stampa il direttore generale tuona contro il fischietto bergamasco Diop Abdoulaye
“Non è possibile che un arbitro di fuori regione che deve essere in equilibrio con la sua direzione, condizioni invece il risultato della partita”. Inizia con un duro attacco il comunicato stampa dell’Us San Salvo firmato dal direttore generale Rudy D’Amico, a mente fredda venti ore dopo il triplice fischio del match salvezza pareggiato a Miglianico il dirigente pescarese non ci sta e rincara la dose ripensando ad un paio di episodi con una valutazione errata da parte di Diop Abdoulaye di Treviglio. “Se vogliamo classificare come errori il rigore non decretato a nostro per atterramento di Dema ed il gol regolare annullato a Polisena (peraltro evidente nella frazione antecedente il gol annullato l’atterramento da rigore sul nostro capitano Felice), a livello formativo, nella classe arbitrale, qualcosa deve essere necessariamente rivisto”.
“Invitiamo – si continua a leggere nel comunicato – gli Organi Federali preposti a valutare con attenzione le designazioni arbitrali prima di designare arbitri che con la loro sufficienza e saccenteria possano provocare ripetuti danni sui campi di calcio a chi con sacrificio dona la propria passione settimanale con enormi sforzi economici sostenendo anche il loro operato”.
“Non ci era capitato – ha concluso D’Amico – come mai in questa stagione sportiva tanta incapacità nei confronti della US San Salvo e mai si è assistito ad errori così clamorosi settimanalmente ripetuti dall’inizio di questa stagione sportiva che, nostro malgrado, ci hanno reso di settimana in settimana soggetti passivi mantenendo dignità e stile. Avremmo già potuto fare un lungo elenco delle decisioni ingiuste subite ma vista la nostra classifica saremmo stati subito tacciati come ‘le lamentele di ultimi di classifica’ ma non è così. Allora dopo vari torti arbitrali subiti negli ultimi mesi avevamo scelto in società la linea del silenzio stampa per non polemizzare inutilmente sugli errori arbitrali e non lasciare alibi alcuno ai nostri calciatori ; non è nostro stile lamentarci poiché gli errori sicuramente non sono sempre da trovare in una parte sola e non vogliamo parlare assolutamente di mala fede che non è nostro costume ma la direzione del settore arbitrale auspichiamo intervenga al più presto : tali esempi di decisioni ingiuste fanno male principalmente all’intera loro categoria”.
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