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Calcio

Vastese: l’inferno dei playout è sempre più vicino

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Crisi sempre più evidente: 1 sola vittoria in 11 giornate, 50 gol subiti e in trasferta nessuno ha fatto peggio

Verrebbe da dire che al peggio non c’è mai fine. Verrebbero da dire molte altre cose sulla Vastese ma la speranza è che nei prossimi e decisivi quarantotto giorni qualcosa possa cambiare altrimenti il 5 maggio staremo qui a parlare della catastrofe biancorossa.

Meglio non correre troppo con pensieri nefasti ma la mente spinge in direzione negativa pensando a quanto visto nell’ultimo periodo fino a ieri dove a Campobasso neanche con il nuovo tecnico in panchina c’è stata quella scossa invocata a gran voce da piazza e dirigenti. In campo vanno i giocatori e quelli da agosto ad oggi, se non in rarissime occasioni, non hanno quasi mai entusiasmato. Nel prossimo mese e mezzo serviranno i punti necessari per centrare l’obiettivo della salvezza diretta, poi potranno anche iniziare i processi (una stagione così nefasta dei colpevoli li ha…) ma al momento è meglio concentrarsi sul campo, l’unico vero giudice, quello che sta emettendo sentenze da incubo.

Anche in terra molisana è stata un’altra, l’ennesima domenica da dimenticare, qualcosina si era visto nei primi venti minuti ma una volta andati sotto i biancorossi si sono sciolti come neve al sole. Storia già vista in altre occasioni, mister Papagni al suo arrivo aveva parlato, tra i tanti problemi, dell’evidente situazione nel pacchetto arretrato ma non avendo la bacchetta magica poco ha potuto. Pur schierando un quartetto (portiere compreso) tutto senior la retroguardia ha incassato altre tre reti, un disastro senza attenuanti. Dodicesima giornata consecutiva con almeno un gol subito e la bellezza di 50 reti subite in 31 giornate, peggio ha fatto il Castelfidardo (con 53) ultimo e virtualmente già retrocesso. Le crepe ci sono in tutti i reparti, anche l’attacco che ieri ha dovuto fare a meno dello squalificato Leonetti (sarà così anche per le prossime 3) sta facendo clamorosamente cilecca. Tre domeniche senza gol e il digiuno sotto porta salito a 315 minuti, davanti non si segna e dietro arrivano le imbarcate, cos’altro c’è da aggiungere?

Nuovi uomini e soluzioni tattiche ma cambiando l’ordine degli addendi il risultato non è cambiato ed è forse peggiorato anche se in trasferta la Vastese mostra tutte le sue debolezze. Solo 8 punti conquistati lontano dall’Aragona, nessuno ha fatto peggio, numeri che fanno tremare le gambe. Tre sconfitte consecutive e una sola vittoria nelle ultime undici giornate (appena sei punti conquistati) e una classifica che continua a peggiorare. Complici i successi di Forlì, Isernia e Santarcangelo i playout da ieri sono lontani un solo punto, le fiamme della zona bollente si sentono eccome. Bisognerà conquistare altri 10 punti per stare tranquilli, nelle prossime sette giornate come già detto alcune tappe saranno decisive. Potrebbero esserle già le prossime due, domenica in casa di un Montegiorgio senza assilli di classifica e il 31 all’Aragona contro il Notaresco. Serviranno almeno 4 punti, 6 sarebbero l’apoteosi, la Vastese è lacerata ma ha l’obbligo di rialzarsi e dare un senso a questo finale di stagione altrimenti i playout saranno una tristissima realtà.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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