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Calcio

Vastese: Papagni per la salvezza prepara il 3-5-2

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Nella domenica di riposo il tecnico pugliese nella partitella in famiglia contro la juniores ha provato il nuovo modulo in vista della doppia trasferta

Una sosta che Aldo Papagni avrà sicuramente benedetta. Nessuna partita ufficiale, ferma la Serie D e anche il campionato nazionale che interessa le squadre juniores under 19 ma prima del rompete le righe ieri mattina all’Aragona il nuovo tecnico della Vastese ha voluto lavorare ancora con il suo gruppo per non perdere tempo prezioso in vista del rush finale che dovrà portare la squadra dritta verso la salvezza.

Una partitella in famiglia contro i ragazzi della juniores guidati dal tecnico Paolo Acquarola, provando tutti gli uomini nei due tempi eccezion fatta per gli infortunati Giampaolo, Mataloni e Cesarano. Nella prima chiacchierata con il tecnico di Bisceglie, arrivato a Vasto dopo le esperienze precedenti con Palladini prima e Montani poi, si era evidenziato come il problema da risolvere il prima possibile è quello di una difesa colabrodo come confermato dalle 47 reti subite (solo il Castelfidardo con 50 ha fatto peggio) e le undici domeniche consecutive con la porta sempre violata. Ha parlato di problema da risolvere non pensando al solo pacchetto arretrato ma all’organizzazione nel complesso della squadra. Dalla difesa da aggiustare si passa poi alla pesantissima squalifica che ha colpito bomber Leonetti, non ci sarà in quattro delle ultime otto giornate, senza di lui i problemi aumentano, è inutile negarlo.

Già Montani per dare un’aggiustata alla difesa aveva varato un terzetto con due uomini di spinta sulle fasce disegnando un 343, il suo successore Papagni avrebbe scelto il 352 (a lui caro) con l’obiettivo di fare punti già domenica prossima quando la Vastese sarà chiamata alla difficile trasferta di Campobasso dove nelle due precedenti stagioni sono arrivate altrettante sconfitte. Volendo provare ad ipotizzare un primo undici davanti al portiere Patania i tre dovrebbero essere Del Duca, Sbardella e Iarocci, sulle corsie laterali spazio a De Meio e Di Giacomo (o Mataloni quando tornerà a disposizione) mentre nel cuore del gioco con Capellupo e Palestini si aprirebbe il ballottaggio tra Stivaletta e Sante Russo. Davanti senza il cecchino pugliese sarà Shiba a sostituirlo con capitan Fiore in appoggio. Spera in una maglia da titolare anche Genny Russo nei tre di difesa o largo sulla sinistra, a quel punto tra i pali tornerebbe l’ipotesa Selva ma visto il momento l’esperienza del numero uno palermitano potrebbe fare la differenza.

Nomi e moduli interessano poco, chi scenderà in campo dovrà dare il massimo (e forse anche qualcosa in più…) per centrare l’obiettivo e chiudere una stagione a dir poco travagliata fin qui con troppe delusioni. Agli attuali 32 punti ne serviranno altri 10, al massimo 11 per toccare i 42/43 e dormire sonni tranquilli. Mancano otto curve, volendo fare i conti contro Notaresco, Avezzano e Castelfidardo i nove punti saranno un obbligo. Vincere queste tre vorrebbe dire avere la salvezza in tasca, poi bisognerà uscire indenni dalle trasferte di Montegiorgio e Agnone per avere l’obiettivo in tasca. Mancherebbero poi le sfide contro Campobasso, Giulianova e Cesena, sulla carta le più difficili ma anche in quei duecentosettanta minuti la Vastese di Papagni cercherà di conquistare punti per arrivare alla salvezza diretta in anticipo e mettere fine a chiacchiere e delusioni.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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