I biancorossi con
Vittorio Esposito e Palumbo non possono più nascondersi. Sarà un mese
fondamentale
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onde sugli inizi delle due stagioni targate Colavitto. Quattro punti nelle ultime tre giornate, guardando alle prestazioni la Vastese di Marco Amelia avrebbe meritato sicuramente un bottino più corposo ma la prestazione di domenica contro il Fiuggi lascia ben sperare per il futuro.
Siamo solo alla terza giornata, restano altre trentuno tappe che in molti sperano possano portare i biancorossi verso un traguardo importante. La concorrenza si sa non manca, se Matelica e Campobasso sono appaiate in classifica con gli stessi punti dei vastesi c’è una Recanatese capolista a punteggio pieno. L’allenatore romano però alla vigilia della sfida contro Fiuggi è stato categorico:“Abbiamo da recuperare 5 punti dal primo posto”, messaggio forte e chiaro.
Facile non sarà ma la Vastese ha tutte le carte in regola per riuscirci e guardando alle ambizioni di tecnico, giocatori e società ci proverà sicuramente. Anche perché gli innesti di Vittorio Esposito e Cosimo Palumbo hanno alzato notevolmente il livello di una rosa di primissima fascia. Amelia lo ripete come un mantra in ogni intervista che “bisognerà abituarsi a vedere sempre una formazione diversa e che la possibilità di poter contare su una rosa lunga aumenta la competitività e qualità degli allenamenti”. Difficile dargli torto anche perché nei primi impegni stagionali è giusto sperimentare, siamo solo al primo mese di match ufficiali ma l’impressione è che ci si sta già avvicinando a un qualcosa di quasi definitivo.
Si sperimenta per consegnare alla squadra un’identità ben precisa e l’undici di partenza visto domenica all’Aragona va proprio verso quella direzione. Non possiamo però dire che quello sarà l’impianto che proporrà Amelia da qui a fine stagione, vuoi perché squalifiche e infortuni (purtroppo) fanno parte del gioco ma soprattutto per la qualità infinita della rosa biancorossa.
Un undici di partenza nel quale quattro giorni fa mancava un top player per la categoria come Palumbo e altri elementi da non dimenticare altri senior come Pompei, Perocchi Ansini ed Alonzi. Da qui ai prossimi due mesi e mezzo (quando aprirà la sessione di mercato invernale) saranno tutti utili ma al momento è difficile ipotizzare altri stravolgimenti come i cinque cambi visti nelle formazioni iniziali tra Giulianova e Fiuggi. Anche perché ci sono gli under, se in difesa è sempre vivo il ballottaggio tra Cardinale e Giorgi gli altri tre (Cavuoti, Marianelli e Filippo Bardini) grazie ad ottime prestazioni al momento sembrano avere cucita addosso la maglia titolare.
Domenica il banco di prova si chiamerà Campobasso, costruito per dire la sua nei piani altissimi del girone F. A parte la sfida ai 5 ex (Pizzutelli, Giampaolo, Menna, Pistillo e La Barba) sarà un test per capire se i biancorossi hanno le carte in regola per giocarsela fino alla fine. Dopo la sfida in terra molisana però c’è in calendario un poker di sfide che potrebbe definitivamente far esplodere le ambizioni biancorosse: Sangiustese e Vastogirardi in casa con le trasferte di Jesi e Avezzano. Da Campobasso ad Avezzano, un mese che dirà molto sul futuro di una Vastese che sogna in grande e già da domenica vorrà continuare a mandare messaggi forti e chiari al resto della concorrenza.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it