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Vasto Basket in campo per lo screening ma lontana dalla C Gold

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Ieri alcuni componenti della prima squadra e i baby del settore giovanile nella “loro” casa, sul parquet del PalaBcc, si sono sottoposti al tampone rapido

Ieri la Vasto Basket è tornata in campo. Finalmente verrebbe da dire ma Andrea Marino, “GioGio” Peluso, Plamen Stefanov e una decina di giovani del settore giovanile hanno calcato il parquet del PalaBcc non per un allenamento o un match con i due punti in campo ma per una causa nobilissima.

Nello scorso weekend sono stati effettuati gli screening gratuiti Covid 19 rivolti a tutta la cittadinanza. Il gruppo biancorosso non si è tirato indietro, tanti ragazzi in tuta d’ordinanza si sono presentati al PalaBcc per effettuare il tampone rapido, con loro anche il vicepresidente Pierpaolo Andreoni e il dirigente Francescopaolo Canci.

Dalla prima squadra alle categorie giovanili la speranza è tornare il prima possibile sul parquet anche per giocare dopo un ultimo anno in cui la palla a spicchi si è toccata poco o nulla. Si continua a parlare di modifiche ai protocolli per agevolare la ripartenza ma i dubbi sono ancora tanti anche se tra un mese, stando a un comunicato Fip, dovrebbe riprendere almeno il campionato di C Gold. La realtà però è ben diversa visto che come già emerso nei giorni scorsi, la Vasto Basket insieme ad altre otto società, ha espresso parere negativo a riguardo (leggi).

La Fip Marche continua a tessere la tela e nell’ultimo giro di consultazioni ha capito che la situazione non cambia, le contrarie sono sempre le stesse, solo sette squadre hanno confermato la volontà di iniziare il campionato: Pescara Basket, Pescara 1976, Unibasket Lanciano, Pisaurum, Todi, Matelica e Bramante Pesaro.

Una spaccatura netta, si attendono altre comunicazioni da parte della Fip ma al momento il ritorno in campo per un campionato di C Gold sembra lontanissimo. Si parla anche della possibilità di una strada secondaria, la creazione di una Coppa con sfide tra società della stessa regione da giocare nei mesi di aprile, maggio e giugno. Ipotesi, quelle nell’ultimo anno non sono mai mancate, la stagione 2020/2021 difficilmente vedrà la luce, meglio aspettare il ritorno alla normalità, poi sarà più bello tornare a divertirsi, soffrire e gioire, soprattutto con i palasport pieni.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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