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Calcio

Vito Marinelli: “Che liberazione il gol! Voglio tornare quello che ero”

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Il bomber sansalvese ha realizzato la prima rete stagionale del Cupello ritrovando la via del gol dopo quasi un anno e mezzo complice un grave infortunio

Un’attesa durata 504 giorni. Lunghissimi, dal gol dell’aprile del 2017 contro il Miglianico a quello di domenica pomeriggio sul sintetico cupellse. In mezzo per Vito Marinelli un grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi otto mesi, la scorsa stagione non ha potuto dare quell’aiuto che avrebbe voluto al Chieti, con loro ha riassaporato il campo ma due pomeriggi fa contro il Sambuceto ha chiuso definitivamente il cerchio ritrovando quel gol che mancava da ben sedici mesi.

Anche domenica il ventisettenne attaccante sansalvese, tornato a Cupello in estate, ha riproposto il suo essere “croce e delizia”, il gol è un suo marchio di fabbrica indelebile ma il cartellino rosso mostratogli a metà del secondo tempo ha macchiato in parte la prestazione, un momento di nervosismo ma ha rassicurato tutti promettendo di non ripeterlo più quando in palio ci saranno i tre punti.

Vito Marinelli, il ritorno al gol, un’attesa lunga sedici mesi, quando la palla ha baciato il palo e poi è entrata in rete cosa ha provato? “Una liberazione quando la palla è entrata in porta, gioia unica, ci sono riuscito realizzando il primo gol su punizione in carriera, in quest’ultimo anno e mezzo ha spesso sognato questo momento, ne avevo davvero bisogno”.

L’abbiamo vista in campo dal primo giorno di preparazione, il peggio dopo l’infortunio al ginocchio è definitivamente alle spalle? “Spero proprio di sì, durante la preparazione ho lavorato molto bene, so di dover ancora gestirmi con le terapie per raggiungere il top della forma ma finora, visto anche il gol, sono davvero contento”.

Un gol in coppa per il morale, tra dodici giorni però parte il campionato, dove credi di poter arrivare? “Tornare alle cifre di due anni fa, ci credo e so di poterci riuscire, dovrò lavorare tanto e scendere in campo con grande umiltà, l’infortunio mi ha messo di fronte a tante difficoltà ma ora sto bene e questa dovrà essere la stagione del mio rilancio per tornare quello che ero”.

Domenica in campo era il più ‘anziano’ tra i cupellesi, il gruppo è ancora giovane e incompleto, cosa vi manca per essere pronti a raggiungere gli obiettivi prefissi? “Sono stato già due stagioni fa qui a Cupello e so il valore di questa società, è vero siamo un gruppo giovane ma i dirigenti ci hanno tranquillizzati, arriverà qualche altra pedina che migliorerà sicuramente la rosa, in campo, come già fatto vedere domenica, scenderemo sempre con tanta voglia di lottare”.

In panchina due stagioni fa c’era Di Francesco, da fine luglio ha trovato mister Panfilo Carlucci, che idea si è fatto dopo questi venti giorni di lavoro? “Un allenatore molto passionale e con grandi idee, merita di guidare una squadra competitiva, con lui possiamo fare davvero bene”.

Sorpreso di ritrovare al suo fianco Giuliano Felice, prima o poi bisognava aspettarsi il suo addio all’Us San Salvo? “Prima o poi è giusto provare nuove esperienze, su ‘Lupo’ ho insistito anch’io affinché mi raggiungesse a Cupello, parliamo di uno dei difensori più forti d’Eccellenza analizzando presenze e prestazioni, con capitan Giuliano formerà la coppia difensiva più forte del torneo”.

 

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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