Segnano tutti e tre gli elementi dell’attacco. Bene Petrone, migliore in campo. Espulso Sassarini
Il Lanciano doveva dimostrare, in campo, di essere impermeabile a certe situazioni.
Situazioni che, nelle ultime 48 ore, hanno condizionato molto l’ambiente frentano con le dimissioni di Alessandro Lucarelli e il contestuale affidamento della squadra a Giuseppe Di Pasquale.
Insomma, col Pontevomano, per sgombrare il campo da ogni dubbio, bisognava vincere e farlo senza fronzoli.
Il Lanciano l’ha fatto immedesimandosi nel ruolo e dimostrando una certa ruvidità che di certo non guasta per niente.
Come è stata bruciante la sconfitta di sette giorni fa a Castelnuovo, il secco successo contro il Pontevomano non deve, però, indurre a facili entusiasmi. Finisce 4-2 per i rossoneri che mandano in gol l’intero tris d’attacco. Non male.
E’ la prima di Stefano Miccichè con la casacca dei frentani.
A metà campo, invece, c’è Petrone titolare (non accadeva dalla semifinale di Coppa Italia col Casalbordino dello scorso mese di marzo) e il centrocampista campano sarà il migliore in campo.
In difesa Lucarino duetta al centro con Natalini, Caniglia e De Santis.
Approccio deciso della squadra di Guerino Capitanio, che sfrutta una maggiore freschezza e compattezza e che riesce a trovare le giuste soluzioni per impensierire il Lanciano.
Al 3’ un’incursione di Leonardo Gentile crea scompiglio in area rossonera, ma i frentani sbrogliano.
All’11’ ancora Gentile, sterza bene su Caniglia, ma conclude a giro non centrando lo specchio della porta.
La pressione ospite, però, offre un sussulto ai rossoneri dopo una ventina di minuti.
Infatti, al 22’ pt, l’atterramento in area di Miccichè.
Per Esposito di Pescara non ci sono dubbio: calcio di rigore che Quintiliani, un minuto dopo, realizza sotto la traversa senza che Farnese possa intervenire.
Il Lanciano si sveglia. E lo fa capire al Pontevomano.
Al 34’ pt è il turno di Shipple che si rende protagonista di una bella serpentina.
Al 35’ pt un altro sussulto rossonero: l’innesco è
di Petrone, caparbio a stoppare la trama di costruzione del Pontevomano, ma Miccichè
e lo stesso Petrone sono imprecisi all’atto del dunque.
Altra fiammata rossonera qualche istante dopo:
Petrone disegna una traiettoria al bacio per Shiplle, ma Farnese è bravo a stopparlo
in uscita e ad evirare la capitolazione.
Al 40’ pt arriva il raddoppio: la griffe è di Stefano Miccichè, ottimamente servito da Sassarini.
Partita interessante nella quale non si corre il rischio di annoiarsi.
Al 43’ pt, infatti, il Pontevomano accorcia e lo fa con Francia, abile a raccogliere un suggerimento e a toccare di giustezza la sfera che supera Forti.
Nella ripresa, il Lanciano parte alla grande e, con un quarto d’ora, mette in archivio la contesa.
Shipple fa prove generali al tris con un calcio di punizione che Farnese cattura senza grossi patemi.
Ma l’esterno romano del Lanciano, al 6’ st, insiste e trova il pertugio giusto per la terza rete.
Il poker arriva astretto giro: punizione tagliata di Shipple per la testa di Gragnoli che l’impatta bene e spedisce la sfera in rete.
Al 23’ Sassarini deve ricorrere al fallo per fermare un’incursione del Pontevomano dal limite dell’area; secondo giallo e rosso.
Di Pasquale richiama immediatamente Shipple e sistema Verna nel ruolo di play maker e i frentani non sbandando, anzi espongono il Pontevomano a scoprirsi.
Al 37’ si rivedono gli uomini di Capitanio con un colpo di testa di Torre che non in inquadra lo specchio della porta.
Torre che, però, al 39’ st, sempre di testa, approfitta di un cross in area di rigore e supera Forti.
Poi il triplice fischio finale e tre punti che rappresentano un’autentica tranquillità per i rossoneri.