Il jolly offensivo
scernese classe 2002, dopo i record centrati in Eccellenza, ha affrontato la
prima stagione in D con la maglia biancorossa
Un salto di categoria meritato sul campo dopo l’ottima stagione in Eccellenza con la maglia del Cupello. Record come marcatore giovanile nel massimo campionato abruzzese, minutaggio elevato e prestazioni importanti sono valse l’arrivo in serie D, nel pianeta Vastese, passando sempre per il Pescara Calcio che ne detiene ancora il cartellino.
I biancorossi tra senior e under potevano contare su un gruppo dove qualità e quantità di certo non mancavano. Tanta concorrenza in ogni reparto, il 2002 scernese, come confermato delle sue stesse parole, puntava ad avere sicuramente più spazio ma giudica la stagione comunque positiva. La giovane età gioca a suo favore, sul fronte offensivo può ricoprire più ruoli, non sappiamo se continuerà a farlo ancora con la Vastese ma quando si potrà tornare finalmente in campo avrà una voglia matta di mettere in mostra tutte le sue qualità.
Alessandro Zinni, due
mesi e mezzo senza calcio giocato, come stai vivendo questo periodo? “Anche se ormai sarà impossibile tornare in
campo per terminare questa stagione io continuo ad allenarmi con grande costanza
per farmi trovare pronto quando riprenderanno allenamenti e match ufficiali”.
Dopo l’exploit in
Eccellenza il salto in D, speravi di trovare più spazio o sapevi sin
dall’inizio che ci sarebbe stata grande concorrenza? “Sinceramente speravo di trovare più spazio anche perché all’inizio lo
avevo avuto e stavo dicendo la mia. Poi sono arrivati giocatori importanti, il
minutaggio è diminuito ma è stato bello confrontarmi con giocatori così forti”.
Piccoli infortuni ma
non ti hanno aiutato a trovare la giusta continuità durante gli allenamenti
settimanali? “Purtroppo con carichi
di lavoro differenti in allenamento, rispetto all’Eccellenza, il mio fisico ne
ha risentito un po’ ma è stato fondamentale non inciampare in gravi infortuni”.
Com’è ti sei trovato
con i compagni in questa prima stagione di Vastese? “Un bellissimo gruppo, mi sono trovato bene con tutti, sono stato a mio
agio sin dal primo giorno di ritiro”.
Com’è riuscito mister
Silva a dare la scossa che serviva? “Un
allenatore bravissimo e preparato, ha saputo toccare i tasti giusti pur avendo
a disposizione poche settimane. Insieme a lui uno staff preparato, ci si
allenava sempre al massimo cercando di raggiungere il miglior risultato
possibile”.
All’inizio Amelia
credeva molto su di te, con lui come ti sei trovato? “Ringrazierò per sempre mister Amelia, ha creduto in me, è stato molto
importante con preziosi consigli dal punto di vista umano e calcistico. Con lui
avevo un rapporto speciale, ha sempre creduto in me trattandomi splendidamente”.
Difficile capire
quando si potrà tornare in campo, altri mesi d’attesa, quanto ti manca il
calcio? “Non è mai successo che tutti
gli sport si fermassero così a lungo tra allenamenti e partite ufficiali. Sono stati
mesi difficili senza calcio, purtroppo ne passeranno ancora altri, è un’assenza
che non si riesce a colmare in alcun modo. Il calcio è la mia passione sin da
bambino, non riesco a stare senza, continuo ad allenarmi con la speranza che il
movimento riparta il primo possibile per tornare tutti insieme a divertirci e
faticare in campo”.
In campo intanto è tornata la Bundesliga, l’hai seguita in tv nel weekend o non basta per colmare il vuoto di tutti questi mesi? “Per fortuna si è rivisto un po’ di calcio giocato con la massima serie tedesca, sono rimasto incollato alla tv per due giorni. Ora spero che possa ripartire anche la nostra Serie A, sarebbe un bel segnale”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it