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Anche gli allenatori piangono: domenica con gli occhi lucidi per Colavitto e Gesmundo

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Tre giorni fa i tecnici delle due massime espressioni dello sport cittadino alla fine delle rispettive partite, per diversi motivi, in momenti di vera emozione non si sono nascosti lasciandosi scappare la lacrimuccia

Emozioni infinite e lacrime comprensibili. Quelle viste domenica nei volti di due personaggi accomunati dalla stessa passione trasformata in professione, l’amore per una palla da gioco. Da calcio una, a spicchi l’altra, prima da giocatori, poi entrambi da allenatori, tutti e due chiamati l’estate scorsa a guidare le due massime espressioni dello sport Vastese: Gianluca Colavitto di nuovo alla guida della Vastese Calcio, Giovanni Gesmundo assoluta novità in casa Vasto Basket.

 

Da luglio fino ad oggi non hanno mai avuto modo di conoscersi e scambiare quattro chiacchiere ma tre giorni fa senza volerlo si sono comportati allo stesso modo, entrambi commuovendosi alla fine delle rispettive partite, anche se per motivi diversi. Occhi lucidi nel raccogliere l’abbraccio di tifosi e compagni di viaggio, l’emozione Gianluca Colavitto non è riuscita a trattenerla al triplice fischio del match pareggiato dalla Vastese a L’Aquila quando è stato chiamato dai tifosi biancorossi per raccogliere il loro saluto. Con ogni probabilità l’ultimo della sua esperienza biancorossa, li ha ringraziati visibilmente emozionati salutandoli con un “vi porto tutti nel mio cuore”. Mancano ancora le comunicazioni ufficiali, le parti si sono date qualche giorno di riposo, si vedranno a breve ma le strade tra Colavitto e la Vastese si separeranno, è questa l’ipotesi più concreta a meno di clamorosi colpi di scena. Tre anni intensi quelli del quarantasettenne tecnico campano (ma lancianese d’adozione) sulla panchina biancorossa, vinta l’Eccellenza nel 2016 ha guidato la Vastese in D per una stagione e mezza, due campionati intervallati dal momentaneo allontanamento della scorsa stagione con la dirigenza vastese tornata sui suoi passi per riportarlo all’Aragona dieci mesi fa.

 

Da un triennio calcistico ormai prossimo alla conclusione a quello iniziato nel luglio scorso al PalaBcc sotto la migliore stella guardando i risultati fin qui raggiunti della Vasto Basket da quando ha preso il timone Giovanni Gesmundo presentatosi in punta di piedi ma capace di riportare serenità e soprattutto vittorie nell’ambiente vastese. 25 quelle conquistate fin qui in una stagione che nei prossimi undici giorni toccherà il punto più alto(almeno nei confini regionali) con la finale di C Silver d’Abruzzo. Quella che vedrà di nuovo protagonista la Vasto Basket, partirà da sfavorita contro il Magic Basket Chieti ma sul parquet i biancorossi sono pronti a vendere cara la pelle. Come successo domenica sera quando i vastesi in un’incredibile gara 3 di semifinale hanno estromesso dalla corsa il Silvi con un quarto periodo vietato ai deboli di cuore fino all’urlo finale di un PalaBcc pieno come non si vedeva da tempo. Al suono finale della sirena il coach barese ha alzato le braccia al cielo per ringraziare suo padre Franco scomparso a metà dicembre e a cui era molto legato. In primis il ricordo di una persona carissima e poi lo scaricare tutta l’adrenalina accumulata in quaranta minuti pieni di tensione, ha indicato sugli spalti amici, parenti e tifosi, poi a centro parquet l’emozione è stata grande quando ha abbracciato giocatori e i suoi dirigenti con il volto soddisfatto e visibilmente emozionato.

Entrambi del Sud e meticolosi nel proprio lavoro, uno andrà via da Vasto dopo tre, l’altro sta per concludere la prima stagione di un triennio già concordato, Colavitto al primo anno ha fatto centro vincendo il campionato, Gesmundo proverà ad imitarlo nelle cinque(?) finali ma abbiamo una certezza: lo sport sa regalare sempre grandi emozioni difficili da nascondere.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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