Il club ortonese protagonista di una doppia incredibile promozione si è assicurata le prestazioni del talento di Casalbordino
Dopo aver contribuito alla salvezza dell’All Games San Salvo in C1 Peppino Di Risio torna finalmente in A2. Nel massimo campionato abruzzese era un lusso assoluto, a San Salvo se lo sono goduto per qualche mese nella seconda parte di stagione ma da questa mattina il ventitreenne laterale casalese è diventato a tutti gli effetti un nuovo giocatore della Tombesi.
La realtà ortonese capace in due stagioni di centrare altrettanti promozioni, dalla C1 all’A2 passando per la B, un’incredibile cavalcata puntando spesso e volentieri su elementi abruzzesi. A facilitare l’operazione la presenza di Antonio Ricci, l’allenatore che qualche stagione fa fece esordire Di Risio in A2 con la maglia del Montesilvano. Dopo la firma sul contratto il classe ’95 casalese ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la scelta e non vede di iniziare questa nuova avventura come confermato dalle dichiarazioni apparse sul profilo facebook della Tombesi: “Tornare in A2 per me è una rivincita, l’occasione per far vedere quanto valgo e rifarmi dopo due anni un po’ difficili. È una sfida, perché so che se tutti i miei compagni daranno il 100%, io dovrò dare il 200%. Devo riacquisire il ritmo di una A2, la frequenza e l’intensità degli allenamenti, l’abitudine a confrontarmi con compagni e avversari di alto livello. Sono grato al presidente, Alessio Tombesi, che conosco ormai da diversi anni e che ha voluto darmi quest’occasione. Essere arrivato alla Tombesi è il frutto di una serie di circostanze favorevoli e concomitanti, non ultima la presenza di mister Antonio Ricci, che ha voluto anche lui scommettere su di me. Il mio impegno principale sarà quello di ripagare la loro fiducia. Ho seguito la Tombesi lo scorso anno tenendomi in contatto con il presidente, e sono sicuro che i giocatori confermati siano un’ottima base dalla quale ripartire in A2. Sono contento si sia aggiunto anche Diego Burato, mio ex compagno, e pure Yuri Di Matteo: essendo coetanei e di due paesi vicini, giochiamo contro da quando eravamo bambini, e adesso finalmente potremo giocare nella stessa squadra! Al di là di tutto sono molto contento, e sono pronto a dare il massimo per poter vincere questa personale scommessa con me stesso”.
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