L’Amiternina centra la salvezza diretta, a discapito del Cupello, con due gol nel primo tempo che condanno i sansalvesi alla retrocessione in Promozione. Anche una vittoria non sarebbe bastata vista la vittoria del Miglianico
Un 25 aprile amarissimo per il San Salvo, il miracolo sportivo non si è concretizzato, l’Us saluta l’Eccellenza e retrocede in Promozione. Ai biancazzurri serviva la terza vittoria di fila e poi avrebbe dovuto sperare in altri risultati amici ma è andato tutto per il verso sbagliato e così nonostante l’impegno di mister Michele Gelsi non è bastata la volontà mostrata fino all’ultima giornata.
L’Amiternina del cupellese Emidio Antenucci è passata in vantaggio al diciannovesimo con un conclusione perfetta di Terriaca e sul finire di primo tempo è arrivato il gol che ha chiuso ogni discorso con Mazzafetto bravo ad eludere il fuorigioco e battere Cialdini. Nel finale di tempo ci provano Seye e Maccione ma la palla termina a lato di nulla. A inizio ripresa il portiere di casa sbarra la strada a Polisena, poi Arciprete e Molino non riescono a raccogliere l’assist di Dema. All’ottantanovesimo Molino con un tiro a volo accorcia ma non c’è più tempo per credere nella salvezza, il 2 a 1 finale condanna il San Salvo.
Dopo nove anni il San Salvo retrocede in Promozione(nel 2009 fu ripescato dopo aver perso i playout), una brutta botta, saranno settimane di interrogativi per conoscere il futuro dell’Us ma da oggi il presente si chiama Promozione, purtroppo per il San Salvo.
AMITERNINA – US SAN SALVO: 2 – 1
Reti: 19’ Terriaca(A), 45’pt Mezzaferro(A), 44’st Molino(S)
AMITERNINA: Ludovisi, Antenucci, Di Alessandro M., Morra, Santilli, Di Francia, Di Alessandro D., Di Norcia, Terriaca, Mazzaferro, Romano. A disposizione: Giuliano, Tinari, Rovo, D’Alessandro, Salvi, Rosati, Santirocco. All.: Angelone
US SAN SALVO: Cialdini, Maccione, Fonzino, Tafili, Felice, Seye, Polisena, Di Pietro, Molino, Dema, Colitto. A disposizione: Castaldo, Izzi, Ramundo, Luongo, Francioso, Caprarola, Arciprete. All.: Gelsi
Arbitro: Francesco Fabello di Trento (Boffa di Chieti e Carchesio di Lanciano)
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