Tutti al mare. Ma per lo sport in spiaggia meglio riparlarne nel 2021

Nuova Ordinanza regionale numero 59 nella quale si parla anche di attività ludico-sportiva in spiaggia

La stagione estiva sta per arrivare.

Ma questa stagione non sarà come le altre.

Uno dei banchi di prova più indicativi per verificare se la logica del distanziamento sociale sia efficace e applicabile anche in contesti “particolari” è la spiaggia.

La Regione Abruzzo ha puntualmente perimetrato ciò che è possibile fare e ciò che si potrà non si potrà fare e lo ha fatto con l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale numero 59 del 14 maggio 2020 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Disposizioni per la riapertura di specifiche attività a far data dal 18 maggio 2020. Ulteriori disposizioni e chiarimenti relativi all’Ordinanza n. 56 del 6 maggio 2020“.

L’ordinanza indica una serie di attività possibili se pedissequamente in linea con le disposizioni regionali.

Tra queste , all’articolo 7 dell’allegato 3 “Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività ricreative di balneazione e in spiaggia” vengono fornite indicazioni sulle attività ludico-sportive al mare.

Si legge infatti nell’atto regionale: “Le aree destinate ad attività ludico-sportive, ai giochi per bambini o altre situazioni non utilizzabili, in quanto individuate come aree a rischio, potranno provvisoriamente essere organizzate dalle imprese balneari per diverso allestimento (quali, ad esempio, zone ombreggianti, posa ombrelloni, tavoli, etc.), mediante una preventiva comunicazione al Comune territorialmente competente“.

Tradotto: ad esempio, un campo di beach volley potrebbe diventare, per questa stagione, un’ulteriore area per alcuni ombrelloni (pochi in realta’).

La palla, in ogni caso, passa alle imprese balneari (e in seconda battuta ai comuni) che avranno l’ultima parola in merito, ma anche la piena responsabilità nell’applicazione dell’ordinanza.

Alessio Giancristofaro