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Calcio

I dilettanti rischiano di tornare in campo nel 2021: “Il rischio 0 non ci sarà a novembre”

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Si continua a discutere su promozioni e retrocessioni a tavolino ma dalla Commissione Medica della Figc non arrivano buone notizie

Entro una settimana il mondo dilettantistico chiuderà ufficialmente i battenti, bisognerà poi decidere come muoversi riguardo promozioni e retrocessioni ma oltre all’immediato presente c’è chi guarda anche al futuro.

Se nei piani alti del calcio italiano a piccoli passi si va verso la riapertura degli allenamenti di squadra anche se restano i dubbi sulla ripresa dei match ufficiali sul vastissimo mondo del dilettantismo aleggiano parecchi punti di domanda. Soprattutto per l’ipotetica ripresa delle attività e a riguardo nelle ore scorse ha aumentato i dubbi Pino Capua, membro della commissione medica della FIGC, con alcune dichiarazioni rilasciate a Sportmediaset: “Per i dilettanti, bisognerà attendere un vaccino, il rischio 0 non ci sarà neanche novembre. Servirà grande pazienza ed equilibrio. Sono estremamente convinto che la presenza di un’associazione precisa con tutti medici che lavorano nel mondo del calcio, sia indispensabile. Parliamo di un argomento delicatissimo, in questo periodo d’emergenza non si deve tralasciare nulla”.

Se così fosse il calcio dilettantistico (che includerebbe anche le categorie giovanili) rischierebbe di arrivare a fine 2020 senza poter riaprire i battenti, quasi un anno senza calcio giocato. In attesa del vaccino bisognerà capire il corso del virus e l’andamento della curva tra Fase 2 e i prossimi mesi.

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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