Nella palestra multifunzionale ‘Sparta Group Academy’ gli istruttori Almerindo Campopiano e Alessandro Conte hanno ricevuto il consigliere nazionale e commissario tecnico della federazione per un intenso stage di aggiornamento
Il Maestro Giuseppe Cito
Volete evitare aggressioni o essere reattivi qualora veniste attaccati? Vi conviene avvicinarvi al Krav Maga, difficile scegliere di meglio per l’autodifesa. Ce ne siamo accorti ieri pomeriggio andando a conoscere da vicino questa pratica raccogliendo l’invito dei due istruttori Almerindo Campopiano e Alessandro Conte che nella palestra multifunzionale ‘Sparta Group Academy’ di San Salvo hanno ricevuto per uno stage di aggiornamento uno dei totem del Krav Maga in Italia, Giuseppe Cito, maresciallo dei Carabinieri ora in pensione e attuale consigliere nazionale e commissario tecnico della Federazione Italiana Krav Maga (FIKM).
Parliamo di un sistema di combattimento ravvicinato e di autodifesa partorito a inizio anni ’40 dall’esercito israeliano con l’obiettivo di sviluppare un metodo di combattimento efficace ma con un’apprensione veloce andando a colpire i punti vitali del corpo. Una tecnica risultata vincente tanto che rimase circoscritta al territorio israeliano fino alla fine degli anni novanta, all’alba del 2000 il Krav Maga (tradotto significa “combattimento a corta distanza”) iniziò a diffondersi nelle altre nazioni. In Italia è una pratica andata via via in crescendo negli ultimi quindici anni, i corpi speciali (e non solo…) delle Forze dell’Ordine vengono preparate per l’autodifesa con la tecnica ideata dagli israeliani ed è un allenamento molto fondamentale anche per il sesso femminile soprattutto in questi ultimi anni dove sono state tante le notizie di cronaca poco rallegranti.
Molti degli addetti ai lavori provano a cancellare l’etichetta di arte marziale per una disciplina che in realtà attinge “dalle diverse arti marziali – le parole del Maestro Giuseppe Cito – ci si allena tanto ma non c’è l’aspetto agonistico, dimostrazioni sì ma nessuna gara con medaglie e podi in palio”. Il commissario tecnico pugliese della Fikm dopo aver tenuto nei giorni scorsi dei corsi di aggiornamento a Roma ieri ha fatto tappa a San Salvo dove vivono alcuni suoi famigliari e per questo motivo ha accettato con grande entusiasmo l’invito di Conte e Campopiano illustrandoci prima dell’inizio dell’allenamento alcuni dei punti fondamentali: “un sistema di combattimento nato per scopi militari, oggi molto in uso tra le forze dell’ordine per i reparti speciali ma scelto anche da normali cittadini, soprattutto donne, per la difesa personale, modulare la nostra difesa è importante, non c’è meglio del Krav Maga”.
Prepara a tutto ciò che serve per sopravvivere a una eventuale aggressione, con reazioni precise e veloci con l’obiettivo di annullare il pericolo vicino, tutto deve essere semplice e immediato contro punti sensibili del corpo umano. La nostra chiacchierata con il Maestro Palma si conclude quando istruttori e atleti terminata la fase di riscaldamento per sciogliere muscoli e articolazioni sono pronti per seguire da vicino le tecniche d’insegnamento del maestro pugliese. All’allenamento, durato un paio d’ore, oltre agli istruttori Conte e Campopiano hanno preso parte anche il collega Carlo Antenucci (insegnante presso la Perfect Body di Vasto) insieme ad alcuni atleti che dividono i loro allenamenti con le arti marziali trovando però molto interessante anche il Krav Maga.
“Il nostro obiettivo – hanno dichiarato gli istruttori Campopiano e Conte al termine dell’allenamento – è quello di far conoscere il più possibile il Krav Maga su questo territorio, una disciplina aperta a tutti con grandi benefici, non c’è alcuna competizione ma è fondamentale per la nostra difesa personale con metodi specifici puntando tutto su resistenza, reattività, velocità e precisione per farsi trovare pronti qualora qualche malintenzionato decidesse di aggredirci. Qui ci alleniamo due volte a settimana, sono lezioni intense di un’ora e mezza in cui insegniamo le tecniche principali di autodifesa, poche ma buone, martelliamo affinché vengano imparate da tutti e soprattutto nel minor tempo possibile”.
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Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it