Il presidente e
allenatore della scuola calcio vastese ha raccontato la ripartenza delle
attività post Covid e parlato di come si è arrivati a raggiungere risultati
prestigiosi
“Dai 50 ragazzi che
avevamo all’inizio di questo percorso iniziato quattro anni fa oggi ne contiamo
quasi 230, le vittorie fanno sempre piacere ma l’obiettivo vero della Pgs Vigor
Don Bosco è formare i ragazzi del futuro”.
I sacrifici non mancano mai ma la Pgs Vigor Don Bosco, nonostante la stagione interrotta a inizio marzo, in questo 2020 può ritenersi ampiamente soddisfatta e gratificata per gli attestati ricevuti dentro e fuori il rettangolo verde. A partire dal riconoscimento, arrivato nelle scorse settimane, come “Scuola Calcio d’Elite”, senza dimenticare la promozione dei Giovanissimi dal campionato provinciale a quello regionale.
Da marzo in poi anche il calcio giovanile si è fermato ma la Pgs, appena si è potuto, con massima attenzione seguendo alla lettera tutte le nuove regole, ha ripreso gli allenamenti. A inizio luglio tutte le categorie, divise su due rettangoli di gioco, tutti i giovani calciatori seguiti dagli allenatori come martedì pomeriggio quando il presidente e allenatore Alessandro La Verghetta, affiancato da Vincenzo Marchesani, prima di iniziare l’allenamento ci ha raccontato questo primo mese di lavoro sul campo post Covid.
La voglia matta dei ragazzi di tornare in campo senza però dimenticare il recente passato ricco di soddisfazioni. Un lavoro lungo e faticoso ma alla fine impegno e qualità pagano sempre, la Pgs Vigor Don Bosco è un esempio positivo per lo sport del nostro territorio e continuerà a lavorare sempre per il bene dei propri ragazzi.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it