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Calcio

“Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta”. Lode ad Ezio Angelucci

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Lanciano sportiva ricorda Ezio Angelucci, il patron che portò il Lanciano ad un passo della B all’inizio degli anni 2000

Lanciano ricorda il “Presidente” per antonomasia, Ezio Angelucci, il patron al quale gli sportivi lancianesi sono ancora molto legati.

A sedici anni esatti (5 novembre 2003) dalla scomparsa del presidente che portò il Lanciano ad un passo dalla serie B all’inizio degli anni 2000 (semifinale playoff vinta al “Biondi” per 3 a 2 sotto il diluvio, sconfitta all’ “Erasmo Iacovone” per 2-1), infatti, la città frentana lo ha ricordato con diversi attestati di stima.

A partire dal profilo ufficiale del club di Fabio De Vincentiis che ha voluto, sui profili social, “ringraziare per sempre Ezio Angelucci” a quello del procuratore lancianese Donato Di Campli che ha voluto sottolineare l’aspetto umano e da galantuomo dell’ex patron del Lanciano.

Anche uno degli esponenti più carismatici della storia del tifo frentano Giorgio Azzara’ ha postato una gigantografia di Angelucci in curva sud corredata da queste parole “I ricordi sono tanti ed indelebili…ciao Ezio!“.

Uomo colto, intelligente e di uno spessore calcistico non indifferente, modi e toni sempre appropriati, Ezio Angelucci è stato e rimarrà per sempre uno dei presidenti più importanti e vincenti del club rossonero.

La curva sud del “Biondi” è intitolata proprio ad Angelucci.

Gli ultras lanciano espongono costantemente un bandierone con l’immagine del patron che vinse lo spareggio di Latina con Carlo Florimbi in panchina e i campionati con Fabrizio Castori di serie D al cospetto del Campobasso e del Potenza e serie C in un appassionante testa a testa col Chieti.

Alessio Giancristofaro

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