Il portiere lucano
classe 2003, dopo la felice esperienza con gli Allievi della Virtus Vasto,
spera di restare in città e giocarsi le sue possibilità con la maglia
biancorossa
Si vive di recenti ricordi con la speranza di tornare quanto prima protagonisti in campo. Il calcio nei piani altissimi sta per riaccendere i motori ma tra dilettantismo e settori giovanili non ci sono ancora date certe. Di giovani vastesi interessanti ce ne sono ma non sono gli unici visto che in questa stagione la porta degli Allievi regionali della Virtus Vasto è stata difesa da Manuel Scardillo.
Portiere lucano classe 2003, 187 cm, dopo l’esperienza con
gli Allievi della Triestina lo scorso settembre ha deciso di dire sì alla
Virtus Vasto. Fino allo stop ha difeso la porta con grande sicurezza, pensa al
futuro e si augura di indossare ancora la maglia biancorossa, quella della
Vastese.
Manuel Scardillo,
ormai quzo asi tre mesi senza calcio giocato, a inizio marzo avresti mai
pensato che il calcio si sarebbe fermato per così tanti mesi? “Mai, impensabile in quei giorni. Come molti
credevo ci saremmo fermati qualche settimana, ora invece parliamo di tanti mesi
e altri ne dovranno passare ancora. Io però non mollo e non vedo l’ora di
tornare a difendere la porta”.
In questo lungo
periodo lontano dal rettangolo di gioco hai continuato ad allenarti sempre al
massimo o una volta saputo che non si sarebbe più giocato hai diminuito un po’
i carichi? “Sempre , non ho mollato
un giorno. Senza campo non è stata la stessa cosa ma ho concentrato il lavoro
più sulla forza fisica mancando gli strumenti per la parte tecnica anche se ho
trovato il metodo di lavorare anche su quest’altra parte visto che ormai nel
calcio moderno il portiere è un giocatore di movimento aggiunto e non deve più
pensare solo a parare ma deve avere anche buone qualità con i piedi”.
A Vasto da settembre,
che ambiente hai trovato nella Virtus? “Una
società seria, tutti mi hanno aiutato nell’inserimento essendo io non vastese e
arrivato in gruppo quasi per ultimo. Grazie a compagni, allenatori e dirigenti
non ho faticato troppo ad inserirmi , quando si potrà tornare in campo vorrò
farlo ancora a Vasto”.
Eravate in corsa per
il titolo regionale, dispiaciuto per non essere riusciti ad arrivare fino in
fondo? “A inizio marzo eravamo
secondi in piena corsa per giocarci le semifinale. Si entrava nella fase clou
della stagione e il gruppo era pronto a giocarsi tutte le sue possibilità,
avremmo fatto di tutto per toccare con mano il nostro sogno”.
Che allenatore è
Donato Anzivino? “I meriti dei nostri
successi sono tutti suoi. Nel bene e nel male ci è sempre stato vicino, ogni
parola che pronuncia è un insegnamento, incrociarlo a questa età nel percorso
di un giovane calciatore è una grande fortuna”.
Tra partite in tv e
video su YouTube qual è il tuo portiere di riferimento? “Manuel Neuer, il tedesco è un gigante in
tutto. Tra i pali, nelle uscite e come giocatore di movimento aggiunto è
pazzesco”.
Nella prossima stagione speri di poter far parte della Vastese tra D e juniores nazionale o stai già pensando a un’avventura lontano da Vasto? “Nel settembre scorso ero molto felice di aver scelto Vasto e poi nei mesi successivi sono state solo piacevoli conferme. La Vastese è un sogno, sarei contentissimo di affrontare la D con la maglia biancorossa, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it