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Tennistavolo

Stop ai campionati, sfuma il sogno Serie A per il Tennistavolo Vasto

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Parla il presidente Stefano Comparelli

Sa di beffa l’annata del Tennistavolo Vasto, in particolare per la squadra di Serie B femminile che a poco più di un mese dall’ultimo concentramento di Casamassima è stata costretta allo stop da Covid-19 che di fatto, con la chiusura anticipata dell’anno agonistico da parte della Federazione, la condanna al secondo posto in classifica e quindi alla permanenza in B.

Stefano Comparelli

Mastica amaro il presidente Stefano Comparelli che contava proprio sull’ultima giornata di Casamassima per riconquistare l’apice della classifica. Il 19 aprile, infatti, era previsto, tra gli altri incontri, anche lo scontro diretto tra due contendenti al passaggio di serie, il Tennistavolo Ennio Cristofaro Casamassima e l’Eureka Roma; gara che in caso di pareggio o sconfitta del Casamassima avrebbe proiettato il team vastese al primo posto ed alla promozione in A2.

“Nulla da eccepire sulle decisioni federali che devono necessariamente tenere conto interessi di ordine superiore come quello della salute. E’ giusto che lo sport passi in secondo piano e si faccia portatore di un’etica doverosa di fronte alla gravità di quello che sta succedendo e di tutte le persone che non ce l’hanno fatta”, riferisce Comparelli che è anche il presidente regionale della Fitet, la Federazione Italiana Tennistavolo. “L’unico rammarico squisitamente sportivo – rimarca – è legato alla mancata possibilità di finalizzare la stagione e tutti gli sforzi effettuati per raggiungere quell’obiettivo che era portare la serie A nella nostra città.

Speriamo di poter ripartire da settembre, nel rispetto dei protocolli di sicurezza che ci verranno assegnati, e di tornare a riprogrammare una nuova stagione con meno errori e passi falsi che oggi di fatto ci stanno condannando alla permanenza in B. Credo che sia stata proprio la pessima prova nel concentramento di Vasto a compromettere il nostro cammino al vertice della classifica, ma è andata così e non possiamo prendercela con nessuno se non con noi stessi”, ha continuato Comparelli.

Venendo all’attualità, infine, nonostante l’annuncio nell’Ordinanza Regionale n. 52 della possibile ripresa degli allenamenti per gli sport individuali, la mancanza di linee guida che spieghino come procedere nel rispetto dei protocolli sanitari e soprattutto la chiusura di fatto delle palestre deputate, che per lo più sono collocate all’interno di Istituti scolastici ancora chiusi per Decreto, impedisce materialmente la ripresa degli allenamenti per questa disciplina che a tutt’oggi sono ancora fermi e per la riapertura dei quali non è facile prevedere una data. “Siamo nelle stesse condizioni di altri sport che si svolgono generalmente al chiuso e per i quali solo la formulazione di procedure corrette sotto il profilo sanitario potrà permetterci la ripresa delle attività. Per questo – conclude Comparelli – ci appelliamo agli organismi competenti affinché provvedano a stilare al più presto dei protocolli sicuri, affidabili, ma soprattutto non onerosi e di facile attuazione. Il perdurare di incertezza e di questa situazione di stallo così come anche una falsa o poco oculata ripartenza potrebbero significare la morte definitiva di tante discipline sportive come la nostra”.

Nella foto le ragazze della squadra di B Giulia Ciferni, Marzia Comparelli e Margherita Cerritelli con l’allenatore Paolo Caserta

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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