Il numero uno sansalvese
protagonista nel campionato provinciale conclusosi a marzo con i rossoblù al
primo posto
Da qualche giorno ormai sono arrivate anche le ufficialità a promuovere gli Aquilotti San Salvo dal campionato provinciale a quello regionale. Percorso identico fatto un anno fa dai Giovanissimi e in ultimo dagli Allievi guidati dall’allenatore Simone Di Santo capace di chiudere la stagione (in anticipo causa Covid) al primo posto grazie alle ultime otto vittorie consecutive. Davanti si esaltano spesso i bomber ma nelle retrovie c’è anche chi lavora per evitare che la rete si gonfi. In questo caso stiamo parlando di Matteo Aquilano, il portiere sansalvese doc è stato uno dei protagonisti della cavalcata dei rossoblù ormai da tanti anni immerso nel mondo degli Aquilotti.
I sansalvesi nella prossima stagione avranno entrambe le
squadre nei campionati regionali, Aquilano non ancora sceglie quale sarà il suo
futuro ma resterà per sempre legato agli Aquilotti San Salvo.
Matteo Aquilano, non
avete potuto festeggiare in campo ma grazie al primo posto avete conquistato il
salto nei regionali, contento lo stesso? “Una gioia immensa, da settembre fino alla prima settimana di marzo per
noi sono stati mesi intensi, quei risultati non li può cancellare nessuno, un
primo posto strameritato”.
Ti sarebbe piaciuto
arrivare in fondo alla stagione e festeggiare in campo o va bene lo stesso
anche così? “Avremmo dovuto
affrontare gli ultimi due mesi di stagione, sapevamo che sarebbero stati quelli
decisivi ma il Covid ha fermato tutto. Vincere sul campo sarebbe stato
sicuramente diverso ma ora non vediamo l’ora di festeggiare perché ripeto, i
sacrifici fino a inizio marzo, da parte nostra, non sono mai mancati”.
4 mesi senza calcio,
in spiaggia stai un po’ recuperando o con il calcio giocato non ancora riprendi
a giocare? “Se guardo indietro sono
stati mesi davvero duri quelli senza calcio giocate. In queste settimane tra
spiaggia e partitelle a calcetto abbiamo potuto riabbracciare una delle nostre
più grandi passioni”.
Come ti immagini il
calcio, dopo il Coronavirus, quando potrete tornare in campo? “Non sarà come quello che abbiamo lasciato
quattro mesi fa. Ci saranno nuove regole a cui bisognerà abituarcisi in fretta,
dovremo stare tutti attenti ma come tutti i miei coetanei non vediamo l’ora di
tornare a divertirci e faticare tutti insieme sul rettangolo verde”.
Cosa ti ha insegnato
mister Di Santo? “Con lui ho avuto un
bellissimo rapporto, mi è sempre stato vicino aiutandomi con consigli preziosi.
Ci ha trasmesso grande tranquillità guidandoci fino al primo posto decisivo per
il salto nel campionato regionale”.
In cosa pensi di
dover ancora migliorare? “Mi
considero un buon portiere ma la strada da fare è molto lunga, ho diversi punti
deboli che non solo dovrò migliorare ma punto ad eliminarli definitivamente,
solo così potrò togliermi belle soddisfazioni”.
Ad alti livelli c’è
un portiere a cui ti ispiri? “Sin da
piccolo sono cresciuto con il mito di Gianluigi Buffon, una leggenda ancora oggi
decisivo pur avendo superato i quarant’anni. Oltre lui c’è anche un altro
portiere che adoro, è David De Gea del Manchester United”.
Avventura terminata con gli Aquilotti, sai già con che maglia giocherai la prossima stagione? “L’unica certezza al momento è continuerò a giocare anche nei prossimi anni. Dove non lo so, è ancora presto per decidere anche perché non ci sono date certe sulla ripresa dei campionati dilettantistici e giovanili. Con gli Aquilotti sono stati anni fantastici, una splendida famiglia a cui sono molto legato”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it