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Calcio

“Per l’Aragona stiamo facendo un lavoro straordinario ma non c’è una data certa per riaprirlo ai tifosi”

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Questa mattina conferenza stampa con dirigenti biancorossi, architetto incaricato per i lavori e l’assessore allo sport

Bolami, Salvatorelli e Scafetta

L’impressione è che i tifosi biancorossi per tornare a respirare l’aria dell’Aragona dovranno aspettare ancora. Non giorni, probabilmente serviranno settimane e tante visto che la macchina operativa accesasi, negli ultimi due mesi, dopo anni di stop è solo all’inizio di un percorso che si annuncia lungo.

Però, va detto, che da parte di tutti, c’è la chiara intenzione di correre spediti quando partiranno ufficialmente i lavori all’interno dell’impianto. Questa mattina si è parlato, dettagliatamente, dell’ammodernamento dell’impianto sportivo nel corso di una conferenza stampa, tenutasi sul manto erboso dello Stadio Aragona. Insieme ai presidenti Franco Bolami e Pietro Scafetta presenti anche il vice presidente (e titolare della ditta che avrà in mano parte dei lavori) Luigi Salvatorelli, l’assessore allo sport Carlo Della Penna e l’architetto incaricato per il progetto dei lavori, Vincenzo Di Pasquale, esperto per gli impianti sportivi.

Tra fondi già stanziati dalla Regione e altri da reperire per la riapertura dell’Aragona dovranno essere realizzati tutti e 13 i punti richiesti dalla vigilanza. I presidenti Bolami e Scafetta nell’augurare buon anno a tutti i tifosi della Vastese non sono entrati nel merito lasciando i “tecnicismi” agli altri presenti alla conferenza. “Due mesi fa eravamo arrabbiati per la chiusura dell’Aragona – le parole di Bolami – da un evento negativo però ci siamo messi tutti in moto per il bene di questo impianto, dei tifosi e della società, quando i lavori termineranno avremo uno degli stadi più sicuri d’Italia. Io e Pietro siamo qui dall’estate del 2015, seminiamo sempre andando sempre avanti un passo alla volta per il bene di tutti”.

“Al Comune – ha concluso il numero uno biancorosso – quando i lavori saranno a buon punto, chiederemo la riapertura dell’Aragona almeno in parte, magari per una capienza tra 700 e 1000 posti, noi vogliamo ritrovare il calore dei nostri tifosi”.

“Non dipende solo da noi – è intervenuto l’assessore allo sport Carlo Della Penna – per l’eventuale riapertura di parte dell’impianto a lavori in corso, il parere della Commissione è quello che conta di più. Dalla Regione la Vastese ha già avuto in mano dei contributi per l’adeguamento, altri fondi verranno reperiti dal Comune. In questi anni lo abbiamo già fatto capire e proseguiremo su questa strada anche nel prossimo quinquennio, l’obiettivo è ammodernare anche altri impianti sportivi della nostra città. Tornando all’Aragona, con un impianto sicuro e accogliente che presto tornerà a splendere crescerà anche il valore e la forza della società biancorossa”.

I tifosi però vogliono sapere quando si riapriranno le porte dell’Aragona, impossibile a fine gennaio: “In momenti come questi – le dichiarazioni del vice presidente Luigi Salvatorelli, titolare della ditta che gestirà parte dei lavori –bisogna essere onesti, non c’è una data per la riapertura. Come vedete anche voi nell’impianto non ancora iniziano i lavori ma posso assicurarvi che in quest’ultimo mese e mezzo, dietro le quinte, tra carte perse non si sa dove e altri documenti si è fatto un lavoro straordinario per accelerare i tempi ma ripeto, al momento non ci sono date certe”.

Durante la conferenza non sono mancati scambi di vedute, tra Salvatorelli e Di Pasquale da una parte e Della Penna dall’altra, soprattutto quando si è scesi nel dettaglio dei 13 punti che chiede la commissione di vigilanza per la riapertura. “Noi ci stiamo impegnando – ha concluso Salvatorelli – andando anche oltre la somma arrivata dalla Regione, con i tre punti fondamentali che riguardano la verifica dell’idoneità statica, che rappresenta lo snodo cruciale per andare avanti. Gli altri due riguardano la nomina del tecnico e la certificazione di prevenzione incendi ma per i restanti dieci punti la palla passerà al Comune”.

I dirigenti biancorossi con l'architetto Di Pasquale e l'assessore Della Penna

“Confermo quanto detto da Salvatorelli – ha esordito l’architetto Vincenzo Di Pasquale – i lavori sul campo non si vedono ancora ma il progetto è partito già da un mese e mezzo e si sta facendo tanto anche se non si vede. Dispiace dire che non c’è una data per la riapertura dell’Aragona ma questo impianto per alcuni punti nevralgici è fermo all’ottobre del 2007, quattordici anni di immobilismo o quasi non sono pochi. Le autorizzazioni da quel lontano 2007 hanno durata decennale, negli ultimi quattro anni si è andati avanti rischiando parecchio. L’Aragona merita di tornare a splendere, è un impianto nel centro cittadino, per questo va visto non solo pensando al calcio visto che qui si potrebbe fare anche tanto altro. Ringrazio chi ha riposto in me tanta fiducia, si lavora a un progetto ambizioso, è un’avventura non semplice ma da tanti stimoli. Sono sicuro che tutti insieme arriveremo al traguardo e l’Aragona sarà un vero gioiellino”.

Al tramonto del 2021 non c’è una data per la riapertura dell’Aragona chiuso dallo scorso 12 novembre, il 2022 si riaprirà con lo stadio ancora senza tifosi e la Vastese che dal 5 gennaio al 16 gennaio affronterà tre match interni. Con i tifosi sugli spalti ci sarebbe stata una spinta in più ma quel calore mancherà ancora a lungo.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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